Home | Apertura | Ai raggi X l’ultima specie di cavalli selvatici in Cina
La Regione autonoma dello Xinjiang Uygur, nella Cina nord-occidentale, ha recentemente condotto controlli sanitari su 30 cavalli di Przewalski, ultima specie di cavallo selvatico oggi esistente.
Come riferito dallo Xinjiang Wild Horse Breeding and Research Center i controlli sanitari della durata di tre giorni riguardavano i cavalli di Przewalski con un’età tra due e tre anni, e comprendevano esami del sangue, rilevamento della presenza di uova di parassiti e una serie di screening relativi a malattie del cavallo come la morva, la febbre delle paludi e la peste equina.
E’ stata la serie di esami fisici più completi compiuti sui cavalli selvatici da quando è stato fondato il centro, 34 anni fa. Wang Jie, un veterinario esperto dell’Academy of Animal Sciences dello Xinjiang, ha spiegato che l’esame di routine del sangue e l’analisi biochimica del sangue possono aiutare i ricercatori a comprendere in maniera completa lo stato di salute dei cavalli di Przewalski e i risultati possono essere ampiamente utilizzati nella diagnosi clinica di malattie.
I controlli sanitari sono stati avviati congiuntamente dallo Xinjiang Wild Horse Breeding and Research Center, Xinjiang Academy of Animal Sciences e dal centro regionale per la prevenzione e il controllo delle malattie degli animali. Il cavallo di Przewalski, che prende il nome dal suo scopritore russo, è una specie in via di estinzione originaria delle praterie desertiche dell’Asia centrale. E’ considerato l’ultimo cavallo selvatico oggi esistente.
Una volta estinti in Cina a causa della caccia e del degrado ambientale, i cavalli furono reintrodotti nel Paese negli anni ’80 dall’Europa e sono poi cresciuti nello Xinjiang e nella provincia del Gansu. In totale nel mondo ci sono oltre 2.000 cavalli di Przewalski. Il centro di allevamento dello Xinjiang, con 482 cavalli di Przewalski, rappresenta la più grande base di allevamento di cavalli selvatici al mondo |
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