Bologna, 29 luglio 2020 – Cavallo Magazine di agosto é in distribuzione nelle edicole a partire da oggi 29 luglio. E’ anche in formato digitale, scaricabile tramite le app Apple e/o Google Play. Vi proponiamo in versione integrale l’editoriale del Direttore Corrado Piffanelli.
Fei è ora di cambiare
Ci sarà un motivo se nei consigli di amministrazione delle aziende i voti pesano in base alle quote degli azionisti. Perché chi ha la parte più importante di un’azienda ovviamente vuole deciderne scelte e prendersi responsabilità. E invece la Federazione Equestre Internazionale, che è a tutti gli effetti una azienda di interesse mondiale con 134 azionisti con le quote più variegate di partecipazione, la Germania che ha ottocentomila cavalieri al Congresso di Losanna conta esattamente come il Burkina Faso che, con rispetto parlando, praticamente non ne ha.
Basta dire che nel salto ostacoli la sola Europa ha l’81% degli eventi, l’84% dei cavalli ed il 79% degli atleti.
Una distorsione che, al di là del buonsenso e della funzionalità, porta anche scelte difficili da comprendere alla comunicato equestre internazionale.
Come la scelta di rinviare i campionati europei al 2022 per evitare la concomitanza con le Olimpiadi. Motivazione studiata forse a tavolino da qualche burocrate lontano dai campi gara. Perché, se le Olimpiadi di svolgeranno regolarmente (ipotesi ancora tutta da verificare), le squadre hanno già avuto modo di dichiarare di essere in grado di sostenere senza problemi entrambi gli impegni.
Tanto più che le Olimpiadi potrebbero svolgersi in un arco temporale più ridotto rispetto al previsto.
Se le Olimpiadi dovessero nuovamente saltare, a quel punto si proverebbero Nazionali, federazione e sopratutto cavalieri di una prestigiosa e fondamentale competizione in una stagione a quel punto troppo povera di appuntamenti. Perché decidere con tanta fretta un evento del 2021 e non consultare prima le federazioni e atleti coinvolti? Bastava trovarli tutti in un concorso internazionale…
ammesso e non concesso che chi prende prende queste decisioni tavolino ci vada…
Ci chiediamo ci sarebbe stata la stessa decisione se i voti avessero un peso specifico? Il problema in realtà non nasce oggi ed è condiviso da più parti ormai già da anni. E va dato merito a Stephan Conter, con il suo attacco dritto per dritto alla Fei, di aver mosso le acqua intorno ad un tema che va sicuramente affrontato con maggiore energie, approfittando anche della generale voglia di cambiamento ed ammortamento del mondo post-Covid.
E nel muovere le acqua Conter mescola i temi sacrosanti e altri certo meno convincenti: il sistema delle pay-card è molto pericoloso per la credibilità di un sistema sportivo, tanto più di altissimo profilo come questo.
E nella generale voglia di cambiamento il rischio è proprio questo: che la rivoluzione spazzi via anche quanto andrebbe invece conservato.
di Corrado Piffanelli, direttore di Cavallo Magazine – corrado.piffanelli@