Ferrara, 29 maggio 2023 – E’ ancora la contrada di San Giacomo, vincendo sabato sera la corsa dei cavalli, ad alzare il Palio più importante nella disputa ferrarese che va in scena tutti gli anni dai tempi del rinascimento fino ad oggi.
Ci sono vari motivi per cui l’edizione 2023 del Palio di San Giorgio passerà alla storia.
Le corse di sabato sera, in notturna, con la piazza Ariostea illuminata come non si era mai vista, un pubblico che non si contava così numeroso da anni, ma soprattutto perché in mezzo tra una mossa lunghissima e a una buona dose di confusione generale la corsa è durata un giro in più.
Nonostante le perplessità stampate sui visi dei contradaioli presenti allo spettacolo, la gestione del mossiere che non si farà ricordare per l’autorevolezza dimostrata, il mortaretto di fine gara che non ha funzionato e l’esito convalidato quasi venti minuti dopo la fine della competizione, il risultato è comunque certo ed è già scritto sulla pagina dell’albo d’oro del Palio di Ferrara.
Il Borgo San Giacomo con l’accoppiata formata da Francesco Caria e il cavallo Bagoga ha vinto il Palio di San Giorgio edizione 2023.
Una vittoria che bissa quella ottenuta lo scorso anno da San Giacomo e dallo stesso Caria che dodici mesi fa trionfò con il cavallo Arsenicolupen.
San Giacomo ha così ottenuto il proprio quindicesimo successo nella corsa dei cavalli, che conferma i gialloblu in testa all’albo d’oro.
E se la vittoria dello scorso anno era arrivata per pochissimi centimetri, quella di sabato è stata conquistata al termine di una corsa che ha visto competere per la vittoria diverse accoppiate prima che la rimonta di San Giacomo sancisse il trionfo dei gialloblu.
Francesco Caria ha conquistato così il quarto trionfo a Ferrara, facendo seguito a quelli del 2011 e del 2022 con San Giacomo ed a quello del 2018 con San Paolo.
Una menzione anche per la cavalla Bagoga che vince per la prima volta a Ferrara.
Una mossa particolarmente complicata quindi quella di sabato che aveva fatto temere tempi lunghissimi come nell’edizione del 2022.
La confusione tra i canapi è molta con, in particolare, San Paolo che fatica a mantenere la prima posizione allo steccato e San Luca che, dall’altra parte, tende a schiacciare tutti verso lo stesso steccato.
Calamassi, il mossiere, ammonisce prima San Luca e poi San Paolo e, oltre ad una prima uscita dai canapi, si trova costretto ad invalidare due partenze.
Dopo un’altra ammonizione comminata a San Giacomo che non andava a trovare il proprio allineamento, quando la durata della mossa aveva già superato l’ora, il via giudicato valido dal Mossiere vede Santo Spirito prendere la testa dalla rincorsa.
Nelle prime due tornate il comando è saldo, poi San Giacomo che rimonta dalle retrovie, fino al sorpasso decisivo.
Dietro, prima Santa Maria in Vado e poi San Giorgio tentano un colpo a sorpresa, ma Caria resiste e nella confusione generalizzata percorre un giro in più della pista senza che nessuno comunichi che la gara era già finita dopo la conclusione del quarto giro e bissa così il successo del 2022.
Questo l’ordine d’arrivo: 1. San Giacomo (Francesco Caria su Bagoga); 2. San Giorgio (S. Mereu su Zodiaca); 3. Santa Maria in Vado (S. Piras su Zeniossu); 4. Santo Spirito (M. Putzu su Bosea); 5. San Paolo (A. Topalli su Carilbom – scosso); 6. San Benedetto (G. Carboni su Vankook); 7. San Luca (F. Guglielmi su Arraju); 8 San Giovanni (A. Migheli su Bombers).
La festa dei contradaioli, partita un po’ in sordina, è esplosa in piazza Trento Trieste e nella sede della contrada ed è proseguita fino a tardi.
Agenzia di Lauro Casoni, qui la storia del fantino senese Bagoga e qui un’altra storia da Ferrara