Macerata, 27 marzo 2024 – Il progetto «Tutti a cavallo» vince il premio Inclusione 3.0, promosso dall’Università di Macerata.
Un riconoscimento importante per l’associazione Cavalli delle Fonti, che dal 2006 lavora con progetti di riabilitazione equestre e inclusione sociale e che, da qualche anno, è riconosciuta dal Ministero della Salute per l’erogazione di interventi educativi e terapeutici con il cavallo.
Una realtà sportiva ed inclusiva, nelle campagne in contrada Asola, che mette a disposizione dei ragazzi percorsi riabilitativi, terapeutici, educativi e di reinserimento sociale.
Il progetto, nato grazie alla collaborazione organizzativa e alla compartecipazione finanziaria del Comune, ha come obiettivo quello di «guidare» in un contesto a contatto con la natura e con l’animale, tutti i ragazzi e i bambini in attività ludiche, sportive, educative e sociali.
Una volta raggiunti obiettivi di autonomia in sella, i bambini vengono inseriti in sessioni di allenamento con altri pari per il raggiungimento della piena inclusione sportiva.
L’attività culmina ogni anno con il saggio «EquitàZione», durante il quale si esibiscono circa 100 cavalieri, compresi tutti i bambini e i ragazzi con disabilità e tutti gli allievi della scuola di equitazione, dal settore agonistico all’equitazione di base.
L’assessore al welfare, Barbara Capponi, ha ricevuto a Palazzo Sforza Silvia Strologo, psicologa, psicoterapeuta e responsabile progetti di riabilitazione equestre, Rebecca Villotti, educatrice e responsabile dello sport inclusivo, Veronica Tanoni, responsabile attività assistite con animali e attività ludiche e Rachele Villotti, pedagogista e responsabile progetti educativi e di inclusione.
«Tutti a cavallo – fanno sapere i professionisti di Cavalli delle Fonti – è un progetto che ci sta particolarmente a cuore. Crediamo che bambini e ragazzi con disabilità abbiamo il diritto di poter svolgere le attività come e con i loro pari».
«Cavalli delle fonti rappresenta una eccellenza della nostra città sia da un punto di vista sociale che culturale» ha detto Capponi.
Agenzia di Chiara Marinelli