Bologna, 15 maggio 2020 – Il Ministero della Salute in data odierna, 15 maggio 2020, ha emesso una circolare di chiarimento e precisazioni attinenti alla salute e al benessere degli animali a seguito del Dpcm del 26 aprile. La disposizione n.0011185 é indirizzata alle Prefetture, Assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province Autonome e servizi veterinari, Agenzie delle dogane, Direzione generale per il trasporto stradale, Fnovi e Amnvi, Direzione centrale per la Polizia Stradale, ferroviaria e delle comunicazioni e al Comando Carabinieri per la tutela forestale.
I punti salienti della informativa sono al punto 7 e 8 che riportiamo integralmente:
7. Trasporto animali
Con riferimento al trasporto degli animali si evidenzia che, sono autorizzati tutti i trasporti attinenti e connessi alle attività permesse dal DPCM del 26 aprile 2020, nonché tutte quelle motivate dalla necessità di tutelare la salute e il benessere animale. Si evidenzia che rientrano tra le movimentazioni ammesse, anche a livello extra-regionale, quelle idonee a permettere il corretto svolgimento delle attività di allenamento degli atleti professionisti e non, di cui alla lettera g) dell’art. 1 del DPCM del 26 aprile 2020, nonché quelle relative allo svolgimento dell’attività di commercio all’ingrosso di animali vivi, rientranti sotto il CODICE ATECO 46.23.
8. Terapie assistite con gli animali
Sono, inoltre, consentite le terapie assistite con gli animali (TAA), che, come riportato nelle relative Linee Guida nazionali, richiedono apposita prescrizione medica. Le TAA devono essere erogate da personale idoneo presso strutture o centri in possesso di nulla osta ed iscritti negli elenchi Regionali (o Digital Pet) e devono operare nel rispetto delle norme di sicurezza previste dal DPCM sopra citato.
Resta inteso che queste attività devono essere vietate a soggetti, ivi compresi i conduttori e pazienti, sottoposti a provvedimenti sanitari per COVID-19 o con l’utilizzo di animali che provengano da nuclei dove sono stati sospettati o confermati casi della suddetta malattia, come riportato nella nota emanata dalla scrivente Direzione generale n. 9224 del 17 aprile 2020.