Roma, giovedì 8 febbraio 2024 – “Il Futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”, è con queste parole che Eleanor Roosevelt parla ad un gruppo di donne, illuminate da una candela in una gelida sera d’inverno del 1938, sui Monti Appalachi.
Siamo nel pieno della Grande Depressione americana, la recessione economica che fermò l’economia di uno dei Paesi più potenti al Mondo. La conseguenza del famoso giovedì nero 1929 di Wall Street.
In questo contesto, dove si stimava che ci fosse un aumento del + 607% della disoccupazione in tutto il Paese, cosa ci faceva la first lady della Casa Bianca, la moglie di Franklin D. Roosevelt sugli sperduti Monti Appalachi, una delle zone più geograficamente impervie ed inaccessibili di tutti gli Stati Uniti?
Ebbene, in questa serata invernale Eleanor Roosevelt non sta parlando a delle semplici donne, no, loro sono le “Bibliotecarie a cavallo”. Loro hanno dato vita a uno dei progetti più incredibili e meno conosciuti: il Pack Horse Library.
Come tutte le più belle avventure ed iniziative, all’origine di questo progetto vi è una grande difficoltà: se, come abbiamo visto, il resto dell’America era in piena recessione, possiamo solo lontanamente immaginarci quali fossero le condizioni di vita di queste zone sperdute. Nelle abitazioni non vi era l’energia elettrica, quindi non avevano la luce, né, tantomeno, l’acqua. La terra rocciosa non facilitava le coltivazioni, Le malattie, come la pellagra, dilagavano. Ogni casa era completamente tagliata fuori da mondo e viveva di una socialità estremamente ristretta.
Oggi ci pare impossibile, ma quella era una vita fatta di tanti silenzi, di noia e una quasi totale mancanza di contatti e informazioni dal resto del Mondo.
Solo se ci immaginiamo l’oscurità ed il silenzio che avvolgevano ogni sera le case rurali, costruite rigorosamente in legno, possiamo comprendere quanto poteva essere importante avere un libro da leggere.
Un libro da leggere per avere informazioni, per poter viaggiare, per vivere avventure, per innamorarsi, ma anche libri/raccoglitori per scambiarsi le ricette ed altre utili informazioni tra le varie famiglie che facevano parte del sistema.
Un sistema sì, perché Pack Horse Library era un programma di piccole biblioteche che avevano una base nella zona e poi da qui partivano a cavallo le bibliotecarie che, ogni giorno, facevano un percorso che si aggirava intorno ai 30 km (20 miglia) per portare i libri alle famiglie e scuole del posto. Montavano in sella al proprio cavallo o mulo (alcune volte li affittavano dai vicini) e partivano, seguendo dei sentieri quasi invisibili.
Erano tutte donne. Vi chiederete: come mai? A prima vista sembra essere un mestiere da uomini. Effettivamente non era facile. Ma la risposta è semplice. La maggior parte degli uomini se ne erano andati a cercar fortuna altrove. A casa, a crescere i figli e a mandare avanti la famiglia c’erano rimaste solo le donne. Fortunatamente, queste donne erano rimaste ed avevano anche la ferma convinzione che solo tramite l’istruzione, in questo caso stiamo parlando prettamente di alfabetizzazione, sarebbe stato possibile combattere la povertà. E così fu.
Non è un caso, dunque, che queste donne non si facessero scoraggiare da niente. Non bastava dover attraversare delle tempeste di neve, perdere la sensibilità dei piedi congelati nelle staffe, camminare immerse nel fango fino alle ginocchia, rischiare di essere trascinate via dai fiumi in piena, così come raccontava Mary Littrell: “Old Pearl ha dovuto nuotare nel torrente. Questo cavallo mi ha portata in ogni posto in cui gli ho chiesto di andare”. Un’altra bibliotecaria, invece, di cui non è noto il nome, disse che siccome il suo mulo era molto vecchio, preferiva camminare a piedi accanto a lui, per non affaticarlo. Camminavano a fianco ma continuarono ad effettuare il servizio, sempre insieme.
Il sistema bibliotecario a cavallo, Pack Horse Library, effettuò il proprio servizio dal 1935 al 1943.
Furono 200 le donne che si avventurarono in sella ai loro cavalli o muli in 30 contee rurali dei Monti Appalachi. Furono 100.000 i lettori e 155 scuole che riuscirono a raggiungere. Là, in uno Stato dove prima che fosse avviato questo progetto, ben il 63% dei suoi abitanti non avevano accesso ai libri.
Per cui, cosa faceva, nel pieno della Grande Depressione, in una gelida sera d’inverno Eleanor Roosevelt sui Monti Appalachi? Ringraziava e sosteneva un gruppo di donne, che forse sarebbe più giusto definirle Amazzoni, nel vero senso della parola, che ogni giorno in sella combattevano una guerra che non poteva essere persa: la possibilità di dare un futuro libero dalla povertà, e con un pensiero indipendente, ai propri figli.