Bologna, 10 agosto 2024 – L’occasione era troppo importante.
E le nostre Azzurre del Pentathlon stanno onorando l’impengo al meglio, sia Elena MIcheli che Alice Sotero si sono qualificate per la finale di domani terminando rispettivamente al 2° e 3° posto della semifinale A di quest’oggi.
La britannica Kerenza Bryson ha tagliato per prima il traguardo e stabilito un nuovo record olimpico per il punteggio complessivo nel Pentathlon moderno, vincendo la stessa semifinale A.
Il commento di Elena Micheli (ITA) a Uipm , subito dopo essere arrivata seconda nella semifinale A: “Sono felice. Era uno dei miei obiettivi per questa competizione. Arrivare in finale significa essere tra le prime 18 atlete al mondo alle Olimpiadi. Non è una cosa che si può ottenere tanto facilmente, quindi sono felice. Non sono molto soddisfatto del mio tiro di oggi, perché è stato difficile. Siamo a Parigi, e c’era la francese Marie [Oteiza] accanto a me, tutta la folla con il suo tifo e gli schermi erano concentrati su di lei quindi, mi sono un po’ distratta, ma va bene così. Anche questo è sport e io in finale cercherò di fare del mio meglio.
“La sede di questi Giochi è incredibile. Come ho detto qualche giorno fa e anche oggi, gli spalti erano completamente pieni. È davvero incredibile. È qualcosa che non ho mai provato prima e che non dimenticherò facilmente”.
“Penso che la chiave sia essere concentrata come in allenamento. Devo essere concentrata su ciò che devo fare per farlo nel modo migliore”.migliore”.
Foto da Uipm World Pentathlon © International Olympic Committee. Photographer: Nuno Gonçalves
Uipm ha raccolto anche il commento di Alice Sotero (ITA), terza nella semifinale A: “Sì, sono contenta. Sono partita dal 17° posto e sono arrivata terza. La mia corsa e il nuoto sono stati molto buoni. Anche il Bonus Round mi ha aiutato a guadagnare punti. L’equitazione e il cavallo sono andati benissimo, quindi domani c’è la finale. Speravo di fare bene nella scherma, ma ieri non è andata molto bene: ho avuto un’infezione all’occhio e non vedo bene dal sinistro, quindi è comunque un buon risultato essere qui in finale e domani voglio semplicemente essere felice della mia gara. Sì, tengo duro perché due mesi fa mi hanno detto che avevo un’infezione molto grave e che dovevo operarmi: quindi adesso finirò le Olimpiadi, ma poi dovrò prendermi cura di me stessa. Mi piace questo format perché non c’è tempo per concentrarsi troppo sulla disciplina precedente, bisogna andare avanti. Non voglio parlare di domani: è una gara completamente diversa, con altre corse e altri cavalli. Voglio solo esserci e dare il meglio di me”.
Un piccolo sguardo al futuro: una volta terminata la finale femminile di domani, il Pentathlon sostituirà definitivamente la prova di equitazione, da anni ritenuta troppo onerosa logisticamente e organizzativamente, con un’altra disciplina.
La scelta doveva cadere su una specialità non ancora presente alle Olimpiadi, che non comportasse una dotazione personale aggiuntiva per gli atleti e che fosse anche spettacolare e ointeressante per il pubblico, oltre che per gli atleti.
E’ stata individuata come più adatta la Obstacle Discipline: una serie di ostacoli successivi di varia natura, di cui alcuni obbligatori e altri che possono variare di volta in volta a cura del comitato organizzatore ma comunque scelti da un catalogo approvato dalla Uipm.
Molto dinamica, molto televisiva e accattivante, con un facile appeal anche per il pubblico: i giovani atleti che hanno cominciato il Pentathlon con il nuvo regolamento la apprezzano.
Chi è nato nel vecchio ordinamento sportivo, ed è cresciuto agonisticamente considerando il cavallo e l’equitazione uno degli aspetti affascinanti del Pentathlon è molto meno felice.
Non sarà più Pentathlon d’ora in poi? Forse: sicuramente non sarà più nulla che ha a che fare con l’equitazione.
Oggi pomeriggio alle 17,30 finale uomini: pronta la claque per gli Azzurri!
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