Bruxelles, dicembre 2015 – Oggi Nelson Pessoa festeggia ottant’anni. Classe 1935, uomo di cavalli, uomo dell’equitazione internazionale per antonomasia, per lui il tempo non sembra passare. Chi lo conosce e lo incontra sui campi gara, lo vede sempre così, con quell’espressione di chi sa di essere al suo posto, con la pacifica coscienza di fare parte di quel mondo.
Considerato il padre dell’equitazione moderna, di un’equitazione discreta, pochi sanno che da bambino si nascondeva nel giardino di casa di Copacabana per sfuggire alle lezioni di equitazione di cui aveva timore. Ma il talento ha avuto la meglio e, partito alla volta dell’Europa, ha eletto nel vecchio continente la sua patria equestre in cui si trasferisce nel ‘61.
Neco debutta in Coppa delle Nazioni nel 1953 e, tre anni più tardi, ottiene la vittoria con il team brasiliano ad Aachen. Da lì in poi si susseguono i continui successi fino alla fine degli anni ’90: sempre nel ’56 partecipa alle Olimpiadi a Stoccolma e nel ’64 ottiene il quinto posto individuale ai Giochi di Tokyo. Nel ’66 diventa campione d’Europa (edizione open) a Lucerna. Ottiene la vittoria nei principali Gran Premi al mondo tra cui Hickstead, Ginevra, Aachen e Bruxelles, ottiene il secondo posto nella finale di Coppa del Mondo nell’84 e nel ’91 replica il risultato. Vince sette volte in carriera il derby di Hickstead e all’età di cinquantasei anni è il più anziano cavaliere ai Giochi di Barcellona ’92, edizione a cui partecipa anche il figlio Rodrigo, allora diciannovenne, il più giovane.
Tre i campionati del mondo in cui padre e figlio si confrontano con Stoccolma ’90, l’Aia ’94 e Roma ’98, dove Rodrigo indossa la medaglia d’oro. Nel 1999 Neco ha 64 anni e fa parte della nazionale brasiliana in Coppa delle Nazioni per lasciare poi definitivamente il testimone a Rodrigo. Nel libro della storia equestre resta impressa nella memoria la sua affermazione, quando nel ’94 il figlio di ventidue anni lo batteva nel barrage del GP di Aachen: “Il successo di Rodrigo è la mia più bella vittoria”. Leggenda vivente, mito del XX secolo del salto ostacoli, il “maestro” è sempre a bordo campo e sa ispirare le generazioni del XXI che continuano a guardare a lui. Buon Compleanno Neco.
16 dicembre 2015