Milano, 28 ottobre 2016 – Super-cavalli, in tutti i sensi: ottime genealogie, nati in allevamenti prestigiosi, morfologie e attitudini da urlo e conseguenti prezzi record alle aste che li hanno visti protagonisti.
Ma poi le cose per loro come sono andate, una volta effettuato il cambio di scuderia? curiosiamo un po’ in queste storie da favola dopo lo spunto che abbiamo trovato sul sito di MyLuxury, procedendo in rigoroso ordine crescente di valore.
Al decimo posto della classifica c’è Plavius, un Purosangue Inglese da Danzig (figlio di Northern Dancer) e Sharp Minister: pagato alle aste 9.2 milioni di dollari dallo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, in pista ha realizzato 40.000 dollari e spiccioli.
Un po’ meglio per Jalil, altro PSI, al 9° posto. Da Storm Cat (nipote di Nortern Dancer) e Rahid: nato in Kentucky alla Mill Ridge Farm nel 2004 Jalil è stato venduto per 9.7 milioni di dollari alla Godolphin Stables…sì, sempre Al Maktoum. Premi vinti in carriera: 327.324 Dollari Usa
All’8° posto Snaafi Dancer, un vero disastro sotto tutti i punti di vista: venduto per 10.2 milioni di dollari non ha mai corso in vita sua perchè ritenuto imbarazzante da esibire in pubblico. Era terrificantemente lento. Nessuna chance nemmeno per la riproduzione: è risultato sterile. Nel caso fosse stato destinato a salsicce sarebbero sicuramente state le più care della storia universale: ma niente paura, sembra che stia trascorrendo i suoi giorni in una tranquilla fattoria della Florida.
7° posto nella scaal dei top price un cavallo da salto ostacoli, Palloubet d’Halong: Jan Tops lo acquistò per 11 milioni di dollari Usa nel 2008, ora è sotto la sella di Bassem Hassan Mohammed, cavaliere del Qatar.
6° posto per Meydan City, altro eclatante caso di malo investimento: PSI nato nel 2005 in Usa da Kingmambo e Crown of Crimson fu pagato 11,7 milioni di dollari. Premi guadagnati in pista: 1.360 dollari Usa e qualche centesimo…
Al 5° posto lo sfortunato Seattle Dancer: PSI nato nel 1984 venne venduto a 13.1 milioni di dollari USa nel 1985, pari a 28,9 milioni di oggigiorno: in corsa non fu un successo particolarmente eclatante (111.303 dollari vinti), ma si rivelò un ottimo riproduttore. Morì nel 2007 per un attacco di cuore.
Ai piedi di questo materialissimo podio ideale troviamo The Green Monkey, altro PSI da Forestry (figlio di Storm Cat) e Unbridled: passò di mano per 16 milioni di dollari USA, ne ha vinti 10.440. Nonostante questo è disponibile come stallone presso le scuderie Harltey/De Renzo ad Ocala, Florida: prezzo per la sua prestazione? 5.000 dollari.
Al 3° posto un cavallo da dressage, il tenebroso e mitico KWPN Totilas: nel 2011 per lui sono stati sborsati 21 milioni di dollari, passò dalla sella di Edwar Gal a quella di Alexander Rath. Leggete i correlati per rispolverare la sua saga, nel caso ce ne fosse bisogno…una vera telenovela dei rettangoli!
2° posto per Shareef Dancer, PSI da Northern Dancer e Sweet Alliance: nel 1983 venne venduto a 40 milioni di dollari, tondi tondi: in carriera ha realizzato vincite per 246.463 dollari, Venne messo in razza, senza infamia e senza lode per ora la sua discendenza.
E al primo posto chi c’è, chi è il cavallo più prezioso del mondo – almeno in termini pecuniari?
Fusaichi Pegasus, da Mr. Prospector e Angel Fever: PSI nato nel 1997 è stato venduto al signor Fusao Sekiguchi per 70 milioni di dollari. E Pegasus è risultato davvero un buon cavallo, vincendo non solo in questa nostra materialissima classifica ma anche nel Kentucky Derby del 2000 e diverse altre classiche USA, per un totale di 1.994.400 dollari. Si è rivelato anche un buon padre in razza, tra l’altro.
Morale della favola? non sempre chi ben spende meglio spende…a meno che non si investano 70 milioni di dollari evidentemente.
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