Bologna, 8 agosto 2024 – I Giochi olimpici, per quanto riguarda l’equitazione, sono pressoché terminati. Ci manca solo l’addio ai cavalli del pentathlon moderno – al loro ultimo percorso olimpico – dopo di che non ci rimarrà che attendere settembre e le meraviglie che il nostro paradressage saprà donarci.
Medaglie, podi, emozioni… L’attesa di quattro anni (in realtà tre da Tokyo) si è bruciata in una manciata di giorni molto intensi. Gare il cui valore rimarrà indelebile nei curricula di tutti i cavalieri. Ma anche gare che sono state un potente combustibile per la passione di molte persone. Noi di Cavallo Magazine tra queste.
Per una volta, fissati i medaglieri e applauditi i campioni ci piacerebbe parlare di come la passione per gli sport equestri ci porta, tutti noi della redazione, a sostenere il movimento equestre senza forse e senza ma. Ma ci piacerebbe farlo senza manifesti di intenti o proclami. Semplicemente raccontando come, dopo tanti anni, abbiamo ancora l’entusiasmo della prima volta quando ci troviamo di fronte a spettacoli come quello offerto dai cavalli a Parigi. E abbiamo l’occasione di poterlo raccontare.
Al netto di qualsiasi fazione o posizione, siamo rimasti incollati, ognuno da casa propria, alla Tv per non perdere neppure uno sguardo, un salto, un piaffe. Abbiamo notato la copertina segnata dal lucido degli stivali delle inglesi del completo, ci siamo scambiati opinioni e impressioni via WhatsApp mentre seguivamo le gare di dressage, ci siamo interrogati su tanti temi e abbiamo fatto confronti con i tanti campioni di ieri che abbiamo avuto il piacere di vedere e conoscere negli anni…
E alla fine, quando anche il medagliere del salto si è concluso, sempre per quella magia che è legata alla periodicità delle Olimpiadi, ciascuno ha trovato ‘conforto’ nel suo secondo o terzo sport preferito. Chi il tennis (magari rivedendo in differita gli incontri persi), chi il volley, chi l’atletica… Lo sport è una meravigliosa espressione umana. Praticarlo offre emozioni straordinarie ma anche riuscire a gustarselo è speciale.
Sono stati giorni intensi dicevamo. Noi che abbiamo seguito tutte le gare di tutte e tre le discipline, per poi scrivere e commentare, siamo entrati in una ‘bolla’ olimpica che ha dilatato i tempi delle nostre giornate. Eppure, un minuto dopo che Kukuk è sceso dal podio il primo commento è stato: «E adesso? Ricomincerei tutto da capo subito».
La nostra collega Sara Costa, indispensabile pezzo del nostro backstage ha scritto qualcosa di molto bello che ci fa piacere condividere con tutti. «Da queste Olimpiade io porto a casa che anche i numeri uno cadono ma si rialzano. Che gli sport equestri sono uno sport meraviglioso e seppur non sport di squadra, muovono passione e spirito sportivo come una vera partita di calcio dei massimi livelli per noi appassionati. Che i cavalli confermano di essere dei fedelissimi compagni di avventure e che noi possiamo fare davvero tante belle cose con il nostro giornale… che tanti ci leggono e invidiano. Non c’è una testata, piu o meno registrata regolarmente, che abbia dato tanta visibilità e contenuti di qualità come i nostri. Dalle curiosità della Crisse che ha scavato anche tra i topi della Senna ma ha trovato qualcosa per ogni giorno, alla tenacia di Liana sul completo (e faccio riferimento al dressage e salto che mamma mia), alla professionalità e conoscenza storica di Umberto, impareggiabile! Alla fine è una piccola olimpiade anche la nostra…».
Anche Maria Cristina Magri, che non si è persa neppure un secondo delle gare ha avuto un pensiero sulle ‘nostre’ Olimpiadi. «La cosa che piace sempre, in questi casi, è che noi di CM siamo più o meno tutti lì a guardare la stessa cosa insieme: ognuno con i propri occhi, ognuno con scarpe e/o cappelli diversi ma tutti lì, e insieme come se fossimo nella stessa stanza».
Una gran bella immagine…
«Per me la bellezza delle Olimpiadi è che ci si ritrova a guardare, ammirare, tifare e documentare anche su discipline che si conoscono meno o che non si ha modo di vedere così da vicino. Le gare di completo sono sempre pura adrenalina, quelle di dressage poesia in movimento. E poi i pronostici, che non sono mai come ci si aspetta ed è bello così» ha commentato Nicole.
Mi piacerebbe che si potesse mostrare a tutti i nostri lettori e amici la quantità di messaggi che ci siamo scambiati in chat mentre guardavamo le gare. E mentre guardavamo i commenti di chi ci stava seguendo…
Umberto Martuscelli, con le sue analisi approfondite, Paolo Manili, che ha pubblicato ‘a nastro’ sui quotidiani del nostro gruppo, Sophie Morandi che ha curato le grafiche delle nostre ‘pillole’ olimpiche, Corrado Piffanelli, il nostro direttore, che sta già elaborando strategie per far sì che queste Olimpiadi durino ancora a lungo attraverso i primi protagonisti degli sport in sella… Ce l’abbiamo messa tutta per far vedere che il movimento degli sport equestri merita i cinque cerchi. Semplicemente parlando di sport.
Una nota di colore finale dedicata a tutti coloro che, frustrati dal non trovare le gare sui canali nazionali, sembrava quasi che se la prendessero con noi: statene certi, se dipendesse da noi, i cavalli sarebbero sempre in prima serata su tutti i canali. I cavalli sportivi, quelli in passeggiata, quelli al prato… Tutti.
L’appuntamento quindi non è per “tra quattro anni a Los Angels”, bensì per domani in scuderia.