Parigi, 2 febbraio 2022 – La fotografia che ci ha colpito era in mezzo a quelle dell’ultimo Grand Prix d’Amerique, che si è corso all’Ippodromo di Vincennes il 30 gennaio scorso.
E’ stata scattata nelle scuderie, tra sulky e cavalli che guardano fuori dalla porta del box smangiucchiando il loro fieno, coperte pronte per l’uso e bauli buoni anche da sederci sopra.
Difatti sopra c’è seduto un ragazzo, un altro è dentro al box appoggiato alla mezza porta: tutti e due hanno gli occhi incollati al cellulare, magari stano guardando e riguardando il video della corsa, magari controllano i loro social.
Ma è comunque una scena che ormai vediamo troppe volte, e che altrettante ci vede protagonisti in prima persona: questi benedetti e maledetti cellulari da dove ci sembra che il mondo entri nelle nostre tasche.
E invece il mondo vero è altrove, attorno e non dentro a quegli schermi calamitanti.
Badate bene, lo diciamo a noi stessi per primi: se non è per lavoro è per mantenere i contatti con la famiglia che abita altrove, o per informarsi o per rilassarsi dieci minuti ma il cellulare l’abbiamo sempre per le mani.
Ci accorgiamo di quanto è assurdo vedendo gli altri, come questi due ragazzi: che invece di accarezzare il cavallo o spazzare la paglia da terra stanno lì, ipnotizzati dal minuscolo schermo.
Invece di muoversi nel mondo vero nuotano in quello virtuale, come pesci in una boccia di vetro.
Nuotiamo in quello virtuale, come pesci in una boccia di vetro.
E allora come si fa?
Visto il mestiere che fa chi scrive per voi – e che probabilmente leggerete proprio da un cellulare – l’unica gocciolina che possiamo aggiungere a questo mare è di mettere cura in quello che pubblichiamo.
Poi magari non ci si riesce, ma insomma il tentativo deve essere costante.
Non inseguire la visualizzazione facile ma condividere contenuti utili, originali e corretti per quanto possibile.
In fondo un modo più ecologico di usare questi media, così potenti: deve valere la pena di appoggiare gli occhi su quel cellulare, accipicchia.
E dopo mettiamolo in tasca e andiamo a spazzare davanti ai box, che fa sempre bene.