Ragusa, 11 aprile 2022 – C’era solo una cosa buona che poteva nascere dalla morte orribile di una pony di 10 anni in provincia di Ragusa.
Ed era la ribellione della gente per bene verso i colpevoli di tanto dolore.
La gente per bene ha alzato la testa di fronte alla crudeltà gratuita inflitta a un essere innocente: e ieri ad Acate ha manifestato per chiedere leggi più severe per chi maltratta gli animali.
Il corteo, organizzato dall’animalista Enrico Rizzi, si è svolto nella cittadina in provincia di Ragusa dove si sono svolti i fatti.
Lì viveva la pony che è stata soppressa, una volta trovata morente al bordo della strada, a causa della gravità delle ferite riportate: apparteneva a una persona anziana che la teneva in un recinto vicino a casa.
Lì abita il responsabile della sua morte, un 32enne (congiunto del proprietario dell’animale) che in sede di interrogatorio ha ammesso le sue colpe e anche un 38enne che è stato denunciato per favoreggiamento.
Sempre di Acate l’individuo sui i militi dell’Arma hanno raccolto ulteriori elementi indiziari, e che avrebbe posto in essere una serie di condotte finalizzate ad ostacolare l’individuazione dell’autore del delitto.
C’è un’altra cosa buona che potrebbe nascere da questo episodio di inaudita crudeltà: l’inasprimento delle pene per i reati di cui siano vittime gli animali.
Sia per tutelare gli animali stessi che per quel sentire che tutti abbiamo in cuore, certificato da studi scientifici che attestano in modo preciso la correlazione tra la crudeltà sugli animali e la pericolosità sociale di chi ne è colpevole.
Oipa si costituirà parte civile in questo procedimento penale si fa portavoce di questa istanza.
Se ci sarà davvero, come auspichiamo tutti, una legge più severa verso chi è colpevole di crudeltà contro gli animali speriamo che abbia un nome preciso, un nome che in realtà ancora non abbiamo sentito: quello della pony di 10 anni che è stata uccisa da quella crudeltà che deve essere fermata, punita. arginata.