Bologna, 28 febbraio 2024 – Viviamo in un mondo a tre dimensioni, senza contare quelle non tangibili: quindi le cose si possono guardare da diversi punti di vista.
Quello di chi scrive è lo sguardo di chi è felice ci siano ancora possibilità di tenere i cavalli vicini, nella vita quotidiana, come è da millenni anche nel caso di veicoli a trazione animale in generale, equina in particolare.
Anche nell’ambito del lavoro, sì: fatto salvo il rispetto delle norme di sicurezza e benessere che devono valere per ogni lavoratore, che abbia due gambe o quattro non fa differenza.
Per cui non possiamo che essere felici della bocciatura dell’emendamento al Codice della Strada che voleva proibire il servizio di piazza con veicoli a trazione animale o con slitte.
Che però non avrebbe buttato solo l’acqua sporca di chi usa i cavalli senza rispetto per il loro benessere, ma anche i bambini di chi invece è capace di averli come compagni di lavoro felici, rispettati, curati.
Quindi bene, felici che si possa continuare a farlo per strada rispettando regole, codice, buon senso e prim adi ogni altra cosa il loro benessere.
Ma che sia chiaro: controllando molto meglio, in modo veramente professionale che il loro benessere venga rispettato.
Se non vogliamo che a fare ‘sicurezza sul lavoro’ siano degli esagitati senza cultura specifica è indispensabile che lavori bene, molto bene chi è responsabile in prima persona del loro benessere: amministrazioni locali, veterinari, forze dell’ordine di ogni varietà, proprietari.
Quindi sotto con i controlli, con la formazione, con l’esigere il rispetto degli animali e con il dare servizi di supporto e logistica necessari a questi team di lavoro ‘misti’ che sono botticelle e carrozzelle al servizio del turismo.
E’ una grande responsabilità non aver buttato fuori i cavalli di carrozzelle e botticelle dalle strade, e un titolo di merito che possano continuare a circolare: adesso però bisogna fare in modo che ci stiano bene, sempre.
Gli esempio molto positivi ci sono: devono essere un modello per tutti.