Bologna, 6 dicembre 2021 – Allevamento è passione… Solo ieri abbiamo dato la notizia su Cavallo Magazine International che l’Hannoverarner Verband, uno degli studbook più prestigiosi al mondo, ha incoronato la cavalla dell’anno. Si chiama St.Pr.St. Coletha ma, nonostante la propensione degli estimatori della materia, in questa sede non staremo a snocciolare tutti i nomi importanti presenti nella sua genealogia.
Questa volta ciò che ci ha colpito è un volto. Quello del suo allevatore, Egon Schröder di Hittbergen.
Non stiamo parlando di un novellino del ramo. Non è uno al quale è ‘uscito’ per caso il cavallo fenomeno. Il suo nome è ricorrente nel settore e noto agli ‘insider’ dell’allevamento tedesco. È quello che probabilmente potrebbe essere altrimenti definito un ‘ruvido’ allevatore tedesco…
Eppure, nell’immagine ‘dell’incoronazione’ della sua cavalla è impossibile non riconoscere fierezza ed emozione nei suo pugni stretti o ignorare la sua commozione. Che forse proprio in virtù degli oltre 80 anni del signor Schröder fanno ancora più riflettere.
Già perché se a oltre 80 anni, dopo aver prodotto un discreto numero di buoni cavalli, ci si commuove ancora quando a un proprio ‘prodotto’ viene riconosciuto un premio tanto importante, significa che la passione non si è ancora spenta. Ed è ancora il motore potente che spinge ad andare avanti alla ricerca sempre di una nuova eccellenza. Con competenza. Che è poi quell’ingrediente senza il quale, nel mondo equestre, non si forma alcuna professionalità.
La passione. La vera password per il mondo equestre. E soprattutto per quello allevatoriale. Dove forse più che in altri ambiti, senza il fuoco della passione non si va da nessuna parte. E, si badi bene, questo a prescindere che si stia allevando la super fattrice regina dell’Hannoveraner Verband o qualsiasi altro cavallo.