Bologna, 10 dicembre – Oggi il mondo del calcio è nuovamente in lutto e piange la scomparsa di Paolo Rossi. A pochi giorni dalla morte di Maradona, anche questo magnifico purosangue del pallone tutto italiano ci ha lasciato. Le sue imprese calcistiche sono state ricordate in lungo e in largo da giornalisti più specializzati di noi sullo sport per eccellenza, il più amato dagli italiani. Ma noi ci occupiamo di cavalli… e per fortuna del nostro mondo, anche Rossi a un certo punto ha iniziato a farlo. Non sotto i dorati riflettori delle discipline più blasonate. No, lui no.
E così, per quegli strani incroci di vita, ecco il re del pallone seguire una passione di sempre, quella per i cavalli. Nel suo agriturismo Poggio Cennina, in Toscana, trasformarsi in buttero appassionato, in mezzo a scafarde e bardelle, con Maremmani focosi e chianine da governare. Nel gruppo storico di Ernesto Benini, a La Forra, Paolo Rossi non era il dio del pallone. Era un buttero. Era un appassionato di cavalli vero.
E allora noi lo ricordiamo così, riproponendovi il pezzo che lo portò nelle pagine di Cavallo Magazine nel lontano settembre 2008 e che ce lo restituisce con un sorriso indimenticabile.
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