Bologna, 24 dicembre 2021 – Cinque anni fa, proprio a ridosso del Natale, andava letteralmente in fumo la ‘casa’ di riferimento del cavallo sanfratellano, una delle eccellenze allevatoriali italiane, custodite in Sicilia.
Il Parco dei Nebrodi, luogo originario di questa razza autoctona, è sempre stato un nervo scoperto per chi, negli anni, si è prodigato per la legalità. E l’incendio, un vero e proprio attentato che rase al suolo l’intera struttura, fu al tempo un messaggio molto chiaro. Al quale però le istituzioni promisero di dare una risposta ferma.
Promessa mantenuta con l’inaugurazione del nuovo Centro Polifunzionale del Cavallo Sanfratellano. Che ha la propria sede a San Fratello, sui Nebrodi, nel messinese.
Al taglio del nastro di questa nuova e ampliata realtà c’erano tutti coloro che si strinsero intorno al polo allevatoriale nel momento del disastro. Con il Sindaco di San Fratello Salvatore Sidoti e Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione Caponnetto ed ex Presidente del Parco dei Nebrodi. Antoci sfuggì ad un agguato mafioso proprio nel maggio del 2016.
«Ricordo ancora il dolore che provai quando arrivai sui luoghi, le lacrime che mi scendevano vedendo le ceneri fumanti, avrei voluto gridare, avrei voluto scappare in un angolo e piangere – scrive Antoci -. Poi vidi quei cavalli Sanfratellani, belli, imponenti, statuari. Sarebbero potuti morire nell’incendio ed invece erano lì, salvi e con lo sguardo ancora fiero. Quello sguardo mi diede la forza e il coraggio di dire: ‘Lo ricostruiremo più grande e più bello, gli restituiremo con gli interessi questo brutto regalo di Natale’. Oggi si mantiene quella promessa, ancora qui con i Sindaci dei Nebrodi e con il Sindaco di San Fratello che ringrazio per l’impegno che ha profuso nell’aver portato avanti il progetto con determinazione e costanza. Ancora una volta lo Stato vince. Avanti. Insieme».
Un bel regalo di Natale anche per il Sanfratellano.