Sono più di 7000, e stanno andando tutti insieme da Barzio verso i 27 alpeggi della Valsassina.
Una vera e propria migrazione di massa che coinvolge 4.000 pecore, 1.800 capre, 1.200 bovini e 200 equidi tra asini, cavalli e muli che, finitra la stagione invernale in stalla, vanno a cercare l’erba buona dell’alta montagna.
Una industria semovente, in pratica: perché con gli animali si muovono anche il loro latte, i pastori e allevatori e casari che grazie ai loro animali sapranno trasformare l’erba in latte e formaggi di altissima qualità.
Ma non solo: pecore, cavalli, vacche e c. continuano a tenere vive storia, tradizioni e competenze che soltanto la pratica ininterrotta può custodire.
Certamente rispetto al passato oggi ci sono più regole da rispettare: sia per quanto riguarda la tutela del benessere degli animali che quella dei consumatori finali dei prodotti caseari.
Per questo i veterinari di Ats della Brianza in Comunità montana a Barzio hanno parlato con pastori e addetti ai lavori della monticazione ribadendo la necessità di rispettare tempistiche e modalità di gestione dell’attività dell’alpeggio.
Tema bollente poi è la campagna di vaccinazione obbligatoria degli ovini contro la blue tongue, ma anche il controllo sulla qualità igienica delle produzioni tradizionali a base di latte.
Argomento di grande attualità anche quello dei cani da lavoro con il bestiame e per la difesa dai grandi predatori.
Sono preziosi per il loro attaccamento agli animali che devono proteggere, ma per gli stessi motivi possono creare problemi quando turisti poco consapevoli e accorti si avvicinano troppo a greggi e mandrie.
Qui le regole di comportamento in caso di incontri con cani da guardiania e protezione delle greggi, valide a Barzio come nel resto del mondo.
Ha detto Diego Perego, direttore del Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli alimenti di origine animale di Ats della Brianza a Lecco: «Il rapporto tra chi frequenta la montagna per lavoro e chi per piacere deve avvenire in un clima di rispetto e consapevolezza nei confronti della presenza di animali . Per questo stiamo mettendo a punto una campagna di sensibilizzazione e informazione con incontri pubblici, messaggi social e cartellonistica sui sentieri».
Cavalli, asini e muli partecipano alla monticazione principalmente come animali da soma, che diventeranno preziosi per gli spostamenti una volta che i pastori si saranno stabiliti neglialpeggi.
Agli asini è generalmente affidato il compito di trasportare gli agnelli appena nati durante gli spostamenti.
Vengono bardati con un un robusto telo provvisto di grandi tasche in cui vengono accolti gli agnelli, le rispettive mamme tutte attorno alla loro balia con le orecchie lunghe.