Bologna, 31 gennaio 2021 – L’immenso Gigi Proietti lo spiegava bene chi è l’uomo che scommette sul cavallo. Nell’arringa di fronte al giudice, alias Rodolfo Celi, in Febbre da Cavallo, per la regia di Steno.
E se non si trattasse di qualcosa che riguarda la salute pubblica, ci sarebbe quasi da sorridere.
Per oltre 70 persone sorprese dagli agenti del commissariato Romanina a scommettere e mangiare nel ristorante dell’Ippodromo di Capannelle, potrebbe però non essere così divertente.
I poliziotti, in borghese, sono entrati all’interno della struttura dove era in programma una corsa e lì hanno scoperto numerose persone all’interno dell’area ristoro proprio davanti alla tribuna centrale.
Ovviamente superfluo il concetto di distanziamento, così come quello di assembramento o mascherine. Resite forse quello di febbre…
Proprio come si conviene alle migliori gag di guardie e ladri, quando il gestore del locale si è reso conto di aver di fronte degli agenti, ha cercato di mettere in allarme e far fuggire gli avventori.
Ma a quel punto, con il ristorante e il bar in attività in spregio delle disposizioni di legge, la situazione era più che palese.
Bloccate le uscite, le forze dell’ordine hanno e identificato quasi tutti gli avventori che hanno sanzionato come previsto dal Dpcm relativo alla prevenzione del Covid-19.
Accanto ai trasgressori delle normative Covid per la salute pubblica, sono finiti nella rete delle forze dell’ordine anche un paio di persone che ‘bancavano’ clandestinamente, ovvero raccoglievano giocate e scommesso senza averne regolare titolo.
Per loro denuncia, in questo caso all’autorità Giudiziaria, mentre al gestore del locale è stato obbligato a chiudere immediatamente e per 5 giorni. Con contestuale verifica fiscale