Bologna, 27 novembre 2024 – Ai nostri tempi digitali, dove si vendono cose intangibili con un click del mouse pagando magari in bitcoin non ci pensiamo più.
Ma in tutta la storia dell’uomo i mercati e le fiere hanno rappresentato momenti fondamentali di interscambio non solo economico, ma anche culturale e l’Abidjan Livestock Summit non fa eccezione.
Una fiera, piccola o grande che sia, rappresenta un catalizzatore di novità: non si portano solo merci in vendita, ma incontrando persone che vengono da fuori si scambiano idee, suggerimenti, idee.
Ad Abidjan, per esempio, quest’anno la terza edizione del Livestock Summit ha riunito più di 400 espositori, l’affluenza del pubblico ha superato le 50.000 presenze.
“Il SELAB-LIVESTOCK SHOW è diventato un incontro essenziale per tutti gli stakeholder del settore zootecnico”, ha affermato Sidi Tiémoko Touré, MInistro delle Risorse Animali della Costa d’Avorio, sottolineando che l’evento di quest’anno si concentrerà sulla promozione della produzione animale e sull’adattamento dell’esperienza brasiliana alle realtà africane.
Il ministro ha incoraggiato sia gli investitori nazionali che quelli internazionali a capitalizzare questa opportunità unica per esplorare il vasto potenziale del settore zootecnico della Costa d’Avorio.
Touré ha inoltre invitato le nazioni straniere a istituire padiglioni commerciali specializzati incentrati sull’allevamento e sulla produzione animale, per agevolare l’esplorazione del mercato in Costa d’Avorio.
L’ambasciatore brasiliano, José Carlos de Arujo Leitao, ha sottolineato la trasformazione del suo Paese da importatore di prodotti alimentari a uno dei maggiori esportatori al mondo in meno di quarant’anni.
Il SELAB-LIVESTOCK SHOW promette di essere un evento fondamentale per promuovere partnership internazionali e sfruttare l’esperienza del Brasile per elevare l’industria zootecnica africana, fungendo ì da piattaforma per l’innovazione, lo scambio di conoscenze e la crescita economica nel settore agricolo ivoriano.
Storica decisione del governo ivoriano due anni fa, quando ha proibito la macellazione e l’esportazione di asini.