Bologna, 25 aprile 2022 – La notizia di un nuovo caso di abigeato è di pochi giorni fa. “Forzano cancello, si introducono in scuderia e portano via il cavallo”. È accaduto a Racalmuto. Il paese di Leonardo Sciascia. Ma in realtà atti criminali di questo tipo accadono di continuo ovunque. A Roma, in Lombardia, in Emilia…
La costante che tristemente ricorre in questi eventi è che difficilmente del cavallo si trova più traccia.
I proprietari sobbalzano a ogni sequestro di cui si abbia notizia. Nella speranza che tra i cavalli trovati dalle forze dell’ordine ci sia il loro. Ma è una possibilità sempre esigua.
A volte i furti colpiscono cavalli di valore, come fu nel 2017 per i trottatori Unicka e Vampire Deny, a volte cavalli che valgono altrettanto ma solo nel cuore dei loro proprietari, come nel caso più recente del ventenne Primosole.
Di sicuro, valgono sempre molto di più di quanto i ladri potranno mai realizzare rivendendoli.
Ci duole dirlo ma, anche se come si dice la speranza è l’ultima a morire, la fine di questo cavalli sottratti ai propri affetti, spesso è misurabile in un tanto al chilo in qualche macello clandestino.
E questo fa ancora più rabbia.
Una provincia in allarme
Secondo gli inquirenti, l’animale sottratto a Racalmuto ha un valore stimato di 1.500 euro ed è regolarmente registrato all’anagrafe equina. A denunciarne la scomparsa ai Carabinieri è stato il proprietario, un signore di 75 anni. Un furto esecrabile quindi sotto più di un aspetto…
Sempre nell’agrigentino, pochi giorni prima, era stato denunciato un altro caso di abigeato, questa volta a Canicattì. A ‘sparire’ questa volta è stato un Arabo con una macchia bianca sulla fronte e una balzana sul posteriore destro. Munito di microchip, si tratta di un cavallo con un valore economico limitato. Circa 2.000 euro secondo il proprietario.
La polizia di Canicattì sta indagando inoltre anche su furto di un Frisone maschio, portato via dal proprio paddock. E, nel frattempo, tra i proprietari della provincia si vive un clima di sospetto e massima allerta.
Nel ‘sano’ vecchio far west, l’abigeato, il furto di bestiame, era punito con particolare severità. Laddove la vita o la morte potevano dipendere dal cavallo come mezzo di lavoro e di trasporto, c’era poco da scherzare…
Oggi per fortuna possiamo e vogliamo evitare gli eccessi. Ma proprio per questo diventa necessario non lasciar correre. Un cavallo non lo si nasconde in una tasca. Va cercato tempestivamente. Guai se passa il messaggio che ‘in fondo un cavallo è solo un animale’…
Il cavallo è così tanto di più che non si potrebbe neppure fare un elenco delle cose che stanno dietro al rapporto che si instaura con i proprietari. Un cavallo non può essere rubato. Un cavallo non può sparire.