Bologna, martedì 3 dicembre 2024 – “Da parte del Coni non c’è nessuna riapertura delle indagini o dei procedimenti precedentemente archiviati”: lo comunica in una nota la Federazione Sport Equestri, dopo la diffusione di alcune notizie che annunciavano la riapertura da parte della Procura del Coni del caso tristemente noto delle violenze sessuali in danno di un minorenne commesse da un tesserato condannato già nel 2015, con sentenza successivamente confermata in Corte d’Appello.
Il tesserato, nonostante la condanna e la radiazione definitiva da parte della Fise nel 2017, era stato poi ritesserato come proprietario per un errore del sistema informatico di tesseramento che non ne aveva riconosciuto il cognome per un errore nella digitazione dello stesso. Il tesserato è stato poi immediatamente nuovamente bloccato appena ci si è accorti dell’errore del sistema a seguito di una segnalazione proprio della signora Tempia.
A distanza di anni, il caso fa ancora parlare e discutere, sia per la diffusione a intervalli regolari di notizie legate al terribile reato commesso, sia perché in effetti una svolta c’è stata il 26 novembre scorso.
Non si tratta nella circostanza della riapertura del caso da parte del Coni, ma della chiusura di un lungo procedimento avviato dalla Procura federale della stessa Fise che, testualmente, si è trovata a indagare, su segnalazione della madre della vittima di abusi, sul fatto che lo stesso ex tesserato, condannato per violenza sessuale “abbia continuato – è scritto nella sentenza del Tribunale federale della Fise – nel corso degli anni successivi al provvedimento sanzionatorio, a svolgere attività federale, in particolare impartendo lezioni a soggetti tesserati, e partecipando ad eventi federali”.
In base alle indagini svolte dalla stessa Procura Federale, il 26 novembre scorso il Tribunale federale ha sospeso per due anni tre tesserati ed ha sospeso per due anni l’affiliazione al Centro Equestre di Mottalciata, cui è stata anche inflitta un’ammenda di 5 mila euro. “Qualora dovessero essere presentate alla Procura federale competente per illeciti sportivi commessi dai propri tesserati nuove segnalazioni – conclude la nota della Fise -, saranno certamente valutate con perizia; come del resto già avvenuto per la precedente segnalazione che ha portato alla sanzione sportiva del 26 novembre scorso da parte del Tribunale federale a carico di un ente affiliato e di alcuni tesserati che hanno commesso condotte che configurano illeciti sportivi”.