Bologna, 6 ottobre 2022 – L’ultima volta che è capitato, gli organizzatori si sono difesi dicendo che non sapevano, ma adesso?… A distanza di pochissimo tempo e per di più di pochissimi chilometri scatta un altro criterio: la legge non ammette ignoranza.
Neanche nel senso buono di chi ‘ignora’ una regola. Che è scritta, è dello Stato e – dal luglio scorso – anche della Regione, in questo caso la Sicilia.
Lo ribadiamo ancora una volta: mettere cavalli o altri animali in premio in lotterie, riffe, pesche benefiche o qualsiasi altro tipo di concorso è vietato dalla legge.
È stato così per Acate, per Rosolini e ora lo sarà anche per Noto dove Horse Angels ha già ‘postato’ una denuncia presso le autorità competenti affinché l’ennesimo concorso, una sorta di tombolata privata, ‘pizzicato’ questa volta su un gruppo privato di FB e prontamente segnalato all’Associazione, venga fermato.
Ovviamente prima che un ignaro cavallo, anzi, in questo caso un puledro di pony, possa passare di mano lasciando alla sorte (che come tutti sappiamo spesso è cieca, sorda e anche dispettosa) la scelta del futuro proprietario.
Rischi e pericoli reali
Le domande sono sempre le stesse: come verrà custodito l’animale? Chi lo dovesse ‘vincere’ è davvero conscio di quali siano gli oneri per garantirgli una doverosa buona vita? Verrà alloggiato in una struttura registrata e controllata? È un animale certificato non Dpa? Come verrà certificato – ammesso che l’animale abbia una qualche tracciabilità – il passaggio di proprietà?
Insomma, le incognite sono troppe e proprio per questo esistono delle leggi regolatorie. Che tra l’altro specificano che, ai sensi dell’art. 718 del codice penale, in Italia solo lo Stato può organizzare giochi d’azzardo. I privati quindi, non possono organizzare (con pochissime eccezioni e non senza autorizzazioni, ndr) una lotteria a premi. Chi lo fa, rischia una condanna fino a un anno e una multa di almeno 206 euro. Tombolate con puledri in palio comprese.
«Spesso si tratta di persone per bene, che organizzano una lotteria mettendo in premio un cavallo perché per loro sarebbe il più bello dei premi. Di sicuro non vogliamo puntare il dito sottintendendo chissà quali retroscena. Per evitare di inciampare in illeciti senza neppure saperlo, è quindi indispensabile che ci sia maggiore informazione in merito – ha sottolineato Roberta Ravello, presidente di Horse Angels. – Chiediamo l’aiuto di tutti gli organi d’informazione affinché ci aiutino a far sapere che, al di là di una sensibilità etica personale, chi mette animali in palio nelle lotterie commette – anche se inconsapevolmente – un reato. E vincerli significa assumersi un impegno gravoso. Regolato da altrettante leggi. Che vanno doverosamente osservate».