Bologna, 12 settembre 2024 – Finita la tornata elettorale per Fise Nazionale, ora il focus torna sulle regioni dove, con date di verse, si andrà presto al voto. In Sicilia i votanti saranno chiamati ad esprimere la loro preferenza lunedì 16 settembre presso il Catania International Airport Hotel, in prima convocazione alle ore 12 e in seconda convocazione alle ore 14.
I candidati sono due: Fabio Parziano, presidente uscente, e Flavio Sinagra.
Rispettando l’ordine d’arrivo delle risposte alla nostra redazione, iniziamo con Fabio Parziano. Catanese di nascita, classe 1968, è un dottore commercialista che ha deciso di svolgere l’attività di imprenditore. La sua passione per gli sport equestri si sviluppa attraverso una carriera agonistica nel mondo degli attacchi e del salto ostacoli, con un amore per il mondo del cavallo in generale. Diverse le attività che in questi anni si sono sviluppate nella regione grazie al suo lavoro e a quello del suo consiglio. È istruttore federale e giudice di salto ostacoli, ma anche tecnico, giudice e costruttore di percorso di attacchi. Dopo aver ricoperto, in passato, la carica di consigliere regionale per diversi mandati, il 18 novembre del 2019 – a conclusione del commissariamento del Comitato FISE Sicilia – è stato eletto alla guida di FISE Sicilia e ha subito dovuto gestire l’era Covid. Riconfermato a scadenza del quadriennio olimpico, il 22 febbraio del 2021, e presidente in carica è in cerca della rielezione per il suo secondo mandato per completare il lavoro già avviato in questi anni.
Cosa l’ha spinta a candidarsi alla presidenza regionale in Sicilia?
«La volontà che mi ha portato a riproporre la candidatura per questo nuovo quadriennio olimpico è determinata dal fatto che i diversi progetti che mi ero prefissato di completare sono stati avviati e portati avanti; oggi vorrei fortemente portarli a compimento, come tutte le cose che ho voluto portare a termine nella mia vita».
Può citare tre punti di forza dell’equitazione in Sicilia e tre cose che invece secondo lei vanno cambiate o migliorate?
«Tra i punti di forma metto sicuramente:
• I binomi giovanili! Dall’edizione di “Piazza di Siena 2022” dove conquistammo l’oro, all’edizione di quest’anno “Piazza di Siena 2024” passando gli appuntamenti di Verona dei “Gran Premi delle Regioni U 21” con le nostre squadre giovanili continuiamo ad essere ininterrottamente per cinque volte consecutive sul podio. Oggi i nostri binomi giovanili si possono considerare una certezza;
• I nostri Istruttori che riescono a competere a questi livelli con una diversa quantità di binomi e di cavalli rispetto alle regioni che riusciamo a battere; loro riescono a portare avanti un lavoro di base di grande qualità che di fatto spinge verso il raggiungimento di questi risultati;
• La tradizione e la passione equestre, insieme alla caparbietà il carattere e la determinazione sono caratteristiche riconosciute dell’essere Siciliano! Tutti questi sono elementi necessari per avere un buon rapporto con il cavallo, insieme alla gentilezza ed al metodo.
Tra iI punti migliorabili:
• L’approccio di base, che porta spesso a so=ovalutare il lavoro in piano! Si rende necessario rivalutare la cultura del “lavoro in piano” per essere, in ogni momento, pronti ad eseguire – con il proprio cavallo – una ripresa di dressage elementare, e non solo per la “conquista” di un piazzamento necessario per il passaggio di patente;
• Una migliore connessione tra allevamento e fase sportiva; è già diversi anni che il C.R. Sicilia investe verso questa direzione e riscontriamo continuamente o>mi risultati;
• Una rivalutazione della disciplina del completo! Dare la possibilità agli istruttori di fare conoscere agli allievi in maniera più approfondita la disciplina del completo prima di farli arrivare alle categorie di salto ostacoli più impegnative; il C.R. proverà a realizzare 2 concorsi di invito al completo per il 2025 proprio per dare loro questa opportunità».
Potrebbe illustrare sinteticamente i punti principali del suo programma?
«Formazione: realizzare ad Ambelia la “Scuola Superiore di Equitazione”, un centro Federale FISE collegato con le Facoltà di Scienze Motorie delle Università Siciliane per la formazione di giovani istruttori di alto profilo; per il biennio del prossimo anno la facoltà dell’Università di Catania vedrà nel proprio piano di studi la materia “Teoria, tecnica e metodologia degli Sport Equestri”;
Valorizzare gli eventi di Interesse Regionale delle discipline olimpiche con investimenti per migliorare la qualità degli stessi;
Continuare la programmazione di attvità stage, campionati ed eventi speciali dedicati ai giovani cavalli;
Continuare a spingere con forza il se=ore ludico con la promozione delle tappe di “Coppa Italia Club” e del “Sicilia Pony Show” ormai arrivato alla sua quarta edizione e con la programmazione annuale di diversi stages multidisciplinari che hanno avuto un grande successo;
Continuare a valorizzare le tappe di Progetto Sport Fabio Mangilli di Dressage con interventi del C.R.; riqualificare l’Accademia Dressage Sicilia;
Rilanciare il P.S.O. e le gare di Endurance collegando la fase allevatoriale con la fase sportiva; diversi i progetti già messi in campo tra il Comitato Regionale e l’I.I. Ippico per la Sicilia che hanno già portato successi; serve continuare con vigore e sono certo che nel medio periodo arriveranno risultati inaspettati da parte della disciplina dell’endurance.
Seguire con sempre più attenzione reining e volteggio anche queste discipline in crescita di cui valorizzare i campionati regionali; è necessario inserirle nelle manifestazioni multidisciplinari».
Quale provvedimento del suo programma avrà la priorità assoluta, ossia cosa farà per prima cosa se sarà eletto?
«Realizzare il “Sicilia Horse Team” ed il “Sicilia Pony Team” due gruppi di allievi Junior/JR della disciplina Salto Ostacoli – che abbiano i requisiti stabiliti dal Dip. S.O. – sui quali sviluppare un programma di crescita sportiva con stage annuali – full immersion – anche con intervenyi di mental coach, nutrizionista e preparatore atletico; da questi due gruppi selezionare “sul campo” i partecipanti alle competizioni nazionali delle squadre Siciliane».
Cosa pensa delle votazioni elettroniche, che il Coni consente ma che ancora non sono state adottate a livello nazionale: lei le adotterebbe a livello regionale?
«Sono uno strumento utile per allargare il consenso democratico; oggi siamo tutti abituati all’utilizzo dell’elettronica; certamente sì. Abolirei senz’altro le deleghe, strumento per nulla democratico».
Qual è il settore o i settori, secondo lei, da sostenere maggiormente in Sicilia?
«Tutti! Hanno tutti sempre bisogno di essere seguiti e sostenuti; è quello che già oggi facciamo non avendo preferenze per nessuna disciplina in particolare».
Come valuta l’attuale metodo di formazione degli istruttori e, nel caso, cosa cambierebbe o migliorerebbe?
«Discreto, ma ampiamente migliorabile; incentiverei con borse di studio i corsi stanziali regionali in quanto più coerenti con la “disciplina” da insegnare; necessario effettuare sempre lo svolgimento degli stessi in impianti di livello adeguato e con tecnici di alto profilo anche internazionale. L’equitazione è una materia eccelsa e deve essere studiata con i maestri e nei luoghi migliori, dedicandole il tempo necessario. Ogni sconto fatto a questo determina una perdita irrimediabile».
Spesso si sente dire che fra i praticanti di questo sport manchi la cosiddetta “cultura equestre”: ritiene sia da incentivare e come?
«L’equitazione è un esercizio continuativo di “buona educazione”; questo esercizio insieme ad una profonda umiltà apre la strada verso la cultura equestre; si raggiunge una “mediocre” cultura equestre con l’esercizio, la pratica e lo studio approfondito delle diverse discipline. Raramente si riesce a raggiungere un’eccellente cultura equestre».
I proprietari di cavalli sono la colonna portante di questo sport: come gratificarli ulteriormente, affinché crescano di numero e di livello a sostegno di questo sport?
«Sarebbe facile dire con buoni montepremi! Credo sia opportuna la realizzazione da parte della Federazione di programmi sportivi per i cavalli di 7/8 anni che escono bene dal circuito classico e che di fatto rimangono senza progettualità; si potrebbe realizzare per loro un programma sportivo – anche internazionale -, ma seguito, guidato e incentivato dalla Federazione; questo sarebbe di stimolo per tutti, allevatori e proprietari. Ogni regione presenta certamente diverse realtà, ma realizzare da parte della Federazione una “computer list” permanente e sempre aggiornata del tipo di quella per i cavalieri anche per gli “atleti cavalli” sarebbe uno strumento interessante; lo si potrebbe utilizzare per studiare incentivi di diverso tipo».