Modena, 4 dicembre 2024 – Donare gli organi è un gesto di generosità infinita, perché fa nascere la vita dalla morte.
Ancora più generoso se deciso e autorizzato da genitori che hanno perso un figlio o una figlia, come è stato per quelli di Arianna Geroli.
Arianna aveva 13 anni, è morta lo scorso marzo per il calcio di un cavallo: sembra gli stesse camminando accanto, quando è successo era con un’amica.
Ora Aido la ricorda così, con le parole e il disegno di Antonio Federico.
“Alcuni atti di donazione ci colpiscono in modo particolare, e assumono il valore di simboli. Celebrandoli, onoriamo anche tutti quelli di cui abbiamo notizia solo indiretta, che sono la grandissima maggioranza.
Diamoci appuntamento a Carpi nel nome di Arianna, alla quale si è ispirato l’autore di questa immagine – trapiantato – da lui presentata così:
“(…) Non posso ringraziare la donna che mi ha ridato la vita perché quello stesso giorno è volata in cielo, ed allora ho deciso di dedicare il mio dono agli altri. La mia arte.
La nazionale italiana trapiantati di pallavolo in questi giorni sta gareggiando per portare in alto questi grandi valori del dono. Viene ricordata una dolcissima ragazza, volata via mentre era con il suo cavallo, lei amava gli animali, si chiamava Arianna Giaroli. Ho voluto dedicare quest’opera a papà Federico e mamma Sara, i suoi genitori, che hanno visto spegnersi la loro luce; ma grazie al loro dono se ne sono accese molte altre.
Grazie ad Arianna e a tutti i donatori: grazie a voi, persone come me possono tornare a sognare”.
Noi però vogliamo ricordare ancora, sempre, con più forza: sempre attenti, sempre consapevoli di quali sono i comportamenti corretti quando siete vicini a un cavallo.
E sempre con il cap: sì, anche se lo portate a mano o lo girate alla corda, sempre.
Lo raccomanda con tutto il cuore anche Milena Zanotti, un’amica di Cavallo Magazine.
“Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno salutato Arianna, facendoci sentire meno soli, in un momento in cui le parole hanno lasciato lo spazio agli abbracci e agli sguardi carichi di emozioni. Arianna lascia un vuoto incolmabile, ma anche un insegnamento: quello di non sprecare il proprio tempo, di vivere la vita e le proprie passioni a pieno, senza rimandare mai nulla al domani. In questa epoca di musica sterile, di baby gang e di tecnologie mal utilizzate, abbiate il coraggio di essere migliori, di vivere a pieno la vita, abbiate sogni grandi da inseguire! Ricordatela sorridente, una ragazza semplice dall’animo buono e rock, i capelli ribelli, con quegli occhi azzurri sinceri e riservati carichi di gioia di vivere, che hanno lasciato un segno indelebile in ogni cuore”, Mamma Sara e papà Federico, da qui.
Qui la fonte della notizia, da Sul Panaro.