Bologna, 13 gennaio 2023 – Doccia gelata, anzi gelatissima, su tutti coloro che, nel mondo equestre del Vecchio Continente, da anni, guardano speranzosi verso la Cina come al nuovo El Dorado.
Ieri a Pechino, con tutti gli onori riconosciuti alla scienza, lo staff di Sinogene, un laboratorio specializzato nella clonazione di gatti, cani e ora anche cavalli, ha presentato Zhuangzhuang. Il primo warm-blood con vocazione per gli sport equestri approvato in Cina.
Zhuangzhuang (che prende probabilmente il nome dal suo ultimo cavaliere cinese John Zhuangzhuang Han) è nato a giugno nella provincia di Gansu da una madre surrogato. Le cellule del donatore arrivano da campioni di pelle di Ursus, un cavallo di proprietà del circolo Sheerwood, nato in Germania nel 1995 e arrivato in Cina nel 2007.
Il progetto che ha dato vita a Zhuangzhuang è stato realizzato come dicevamo da Sinogene Biotechnology Co e da Sheerwood, una delle prime sedi in Cina per eventi equestri di caratura internazionale.
La Cina non vanta alcun primato in fatto di clonazione di cavalli. L’Italia ha aperto la via nel 2003. Seguirono Stati Uniti, Argentina, Regno Unito e Corea del Sud. Tuttavia la propensione alla clonazione che si ‘respira’ in Cina, oltre al target scientifico, porta con sé motivazioni assai pragmatiche.
In primis va considerata la grossa richiesta di cavalli di qualità, a fronte di una crescita esponenziale degli sport equestri nel paese più popoloso del mondo. I mercati internazionali sono spesso cari e l’allevamento interno non è ancora in grado di fornire soggetti adatti né per numero né per qualità.
Il che porta direttamente alla seconda istanza… «La clonazione di mezzosangue da equitazione è una straordinaria innovazione nel settore dell’allevamento. Pur preservando e trasmettendo i geni di cavalli eccellenti, i costi allevatoriali possono essere abbassati significativamente» ha spiegato Mi Jidong, general manager di Sinogene.
Ricordiamo che la Fei ha autorizzato, fin dal 2012, la partecipazione alle gare che si svolgono sotto la propria egida di soggetti clonati e dei loro discendenti… Quindi, da oggi in avanti per i cloni cinesi potrebbe non esserci davvero limite…