Bologna, 24 agosto 2023 – Spesso abbiamo l’abitudine di guardare oltre i nostri confini alla ricerca di eccellenza, soprattutto nel campo delle tecnologie. Eppure, molto spesso, custodiamo realtà – magari non note a tutti – che ci vengono invidiate a livello internazionale. Nel mondo della riproduzione assistita equina, Avantea – di Cesare Galli e Giovanna Lazzari, con il loro incredibile staff – è proprio una di queste.
Tanto per capirci, dai laboratori di Avantea è nata (letteralmente) Prometea, la prima cavalla clone. Era il 2003… E da allora, la biotecnologia riproduttiva non ha smesso un attimo di darsi obiettivi sempre nuovi. Dalla clonazione di linee genetiche altrimenti perdute fino agli studi sull’origine e le possibili cure a patologie neurodegenerative umane, dal Parkinson alla Sla al morbo di Alzheimer.
La riproduzione assistita in ambito equino rimane però a tutt’oggi il fiore all’occhiello nell’eccellenza di Avantea. Nonché quello che porta professionisti di tutto il mondo a ricorrere ai servizi dei laboratori di Cremona.
Ed è uno dei settori sui quali trova solide basi il progetto Demetra. Che lungi dall’essere una nuova frontiera della biotecnologia riguarda invece il mondo della finanza.
Come riporta infatti in questi giorni Il Sole 24 Ore, ci sarebbe in corso una ricerca di fondi di private equity (una forma di investimento considerato ad alto rischio in cui i capitali vengono raccolti da investitori istituzionali o privati qualificati al fine di acquisire partecipazioni nel capitale di società generalmente non quotate in borsa) volti ad ampliare il bacino finanziario della piccola multinazionale tascabile del dottor Galli. Che punterebbe così a trasformarsi da eccellenza nazionale a leader mondiale del settore.
Secondo indiscrezioni del Sole, advisor finanziario dell’operazione sarebbe l’elvetica Ubs. Sempre secondo il quotidiano finanziario, il gruppo Avantea genererebbe un giro d’affari si 15 milioni di euro all’anno (solo il 15% in Italia), con un margine operativo lordo di 7.