Bologna, 15 ottobre 2021 – Ancora cronaca e benessere animale in primo piano. Questa volta in provincia di Bologna, in Emilia Romagna. Una regione che, con il suo Appennino e le sue piane opulenti vanta una lunga tradizione di qualità legata all’agricoltura e al bestiame.
Durante una ispezione in una azienda agricola a Castel d’Aiano, i Carabinieri, con la collaborazione del personale dell’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna, hanno trovato un asino in pessime condizioni.
A stabilirlo sono stati gli operatori della Sanità Pubblica Veterinaria – Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna, sede di Vergato. Che hanno riscontrato che la salute di Filippo – questo il nome dell’animale – era a rischio.
Un’abnorme crescita degli zoccoli ne stava compromettendo seriamente la deambulazione e inoltre era fortemente disidratato. Come hanno sperimentato gli uomini del servizio veterinario è bastato offrirgli un secchio d’acqua per rendersi conto di quanto il poveretto stesse patendo la sete.
Non sappiamo quale possa essere stata la spiegazione fornita dai titolari dell’azienda per una gestione tanto lacunosa del povero Filippo. Ma in ogni caso non deve essere stata abbastanza convincente per le forze dell’ordine. Che hanno immediatamente affidato Filippo a un centro ippico della zona che si occuperà del suo benessere.
Il gestore dell’azienda è invece stato denunciato per maltrattamento di animali e deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi.
Come sempre in questi casi, in primis un applauso va sicuramente agli attenti uomini delle istituzioni. E poi una domanda che, in nome del benessere animale, non ci stancheremo mai di ripetere: perché?