Bergamo, 20 aprile 2023 – La notizia corre sul web, l’avrete certamente letta anche voi.
Parliamo del caso di maltrattamento segnalato nelle ultime ore dalla Associazione Progetto Islander onlus.
Che, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni riguardo cavalli denutriti e in pessime condizioni di salute e igieniche detenuti presso un centro equestre affiliato Fise in provincia di Bergamo, ha controllato dal vero la situazione.
Il 14 aprile quindi i delegati da Progetto Islander si sono recati sul posto per effettuare un sopralluogo contattando contemporaneamente due veterinari ippiatri per essere supportati nell’intervento.
Così descrive la situazione il comunicato di Progetto Islander, da cui abbiamo stralciato alcuni particolari anche nelle righe sopra:
“Arrivati al centro ippico verso le 15.30 abbiamo cercato il proprietario che però non era presente.
Subito abbiamo visto una situazione agghiacciante: all’interno del maneggio erano presenti circa 35 cavalli dei quali più della
metà denutriti e in pessime condizioni, tra cui anche 4 pony tenuti all’interno dello stesso box, 2 cani rinchiusi in un piccolo recinto di bancali e altri 4 in un box.
La maggior parte dei box erano completamente privi di lettiera.
I cavalli stabulavano sopra i propri escrementi.
In nessun box c’era la presenza di fieno. Alcuni cavalli mangiavano la poca paglia ricoperta di feci e urina.
Il poco fieno rinvenuto in struttura era ammuffito e la letamaia appariva fuori norma.
Lo stato di carenza, di igiene e di mal nutrizione e incuria era subito evidente.
Un cavallo denutrito era a terra in box, sofferente, in preda a sintomatologia colica.
Sembra che il cavallo stesse male da mezzogiorno (o forse già da prima), ma nessuno era ancora intervenuto.
Abbiamo quindi chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine per autorizzare immediatamente i veterinari a prestargli soccorso.
Sono arrivati sul posto i Carabinieri – Sezione Forestale di competenza che ringraziamo per la tempestiva operatività.
Sono intervenuti i veterinari da noi interpellati, che hanno confermato la situazione molto critica del cavallo a terra, di anni 7, che aveva una forte colica in corso per la quale era necessario intervenire nell’immediato per scongiurare un esito fatale.
I veterinari riscontravano, inoltre, che il cavallo aveva una grave ferita all’arto posteriore che non era stata curata ed era già in corso
un’infezione, oltre ad essere infestato di pidocchi.
In aggiunta, durante il sopralluogo, uno dei cavalli – in evidente stato di denutrizione – veniva montato da una allieva del centro ippico.
Non esiste giustificazione a un simile grado di indigenza, abbandono, incuria, maltrattamento e sfruttamento degli animali.
I proprietari hanno mostrato di non preoccuparsi dello stato di denutrizione e sofferenza degli animali.
Una situazione che ha tutti i parametri del maltrattamento perseguibile per legge (all’art. 544ter c.p. ).
(…)
Riteniamo siano necessari maggiori controlli nei centri ippici e nelle manifestazioni equestri da parte delle autorità federali.
E’ gravissimo che in molti centri i cavalli vengano tenuti rinchiusi in box, denutriti e in condizioni igieniche inaccettabili.
Inoltre, durante l’intervento del 14 aprile, (…) ci hanno riferito che alcuni di questi cavalli vanno regolarmente in gara.
Questo è assolutamente inaccettabile.
Purtroppo non sono gli unici casi, spesso riceviamo segnalazioni e immagini di cavalli in gara in quelle stesse condizioni.
E qui emerge la responsabilità dei veterinari e degli steward di fermare i cavalli che non sono in condizione.
Il più delle volte, invece, le denunce vengono fatte da privati cittadini.
Purtroppo appare evidente anche lo sfruttamento dei cavalli della scuola che, rispetto a quelli dei privati, spesso sono tenuti in condizioni
inaccettabili e cavalli anziani con problemi di salute che vengono di continuo sfruttati.
Non ultima, la responsabilità dei proprietari dei cavalli e di chi frequenta le scuole di equitazione, che consentono simili situazioni e
montano i cavalli.
Tante sono le segnalazioni di questo tipo e se avessimo maggiore collaborazione da parte delle Autorità di competenza, sarebbe
più semplice intervenire a tutela degli animali e, ancor più, molte situazioni simili potrebbe essere risolte preventivamente se non addirittura evitate.
Oggi l’ignoranza non è più accettabile, in una società in cui stanno crescendo la coscienza etica ed etologica e il rispetto verso gli animali e l’ambiente.
L’Associazione Progetto Islander ONLUS ha sporto denuncia presso le Autorità di competenza e si dichiara fin da subito disponibile a prendere in custodia giudiziaria gli animali in peggior stato di salute, qualora le Autorità dispongano il sequestro degli animali detenuti presso il centro.
Il 17 aprile, l’Ats è intervenuta per ulteriori accertamenti e siamo in attesa delle decisioni delle autorità.
L’associazione Progetto Islander sta, inoltre, predisponendo la denuncia in Procura Federale”.
Di fronte ad una denuncia così precisa e circostanziata, era nostro dovere sentire anche la controparte di questa vicenda.
Abbiamo così telefonato al centro ippico in questione per raccogliere un loro commento sulla denuncia.
Uno dei responsabili ci ha risposto immediatamente, e in modo educato ma fermo ha precisato che non vogliono né possono commentare nulla in questo momento perché le indagini sono ancora in corso e il verbale relativo al controllo in sede deve ancora essere depositato.
L’unica cosa che tengono a sottolineare dal centro ippico bergamasco è che loro stessi, volontariamente e liberamente, hanno aperto le porte delle scuderie ai delegati di Progetto Islander Onlus e ai veterinari ippiatri.
Sono consapevoli dell’ondata di commenti su social e web: ma risponderanno solo a tempo debito, e nelle sedi più opportune.