Bologna, 16 settembre 2024 – Grande festa allo IENA, in Svizzera. Con questo acronimo è noto in ambito internazionale l’Institut équestre national d’Avenches che ha compiuto 25 anni.
Concettualmente pensato per essere il polo equestre ufficiale della federazione equestre Svizzera (un po’ come furono a lungo e come stanno tornando a essere i Pratoni in Italia), Avenches è soprattutto nota quale sede eccellente per il completo e come centro che ospita stage e manifestazioni di altissimo livello.
Con un’estensione di 142 ettari, al suo interno ci sono percorsi, campi per il salto e il dressage, piste di allenamento e competizione, percorsi di cross, maneggi coperti, scuderia… Insomma, tutto ciò che può rientrare nella richiesta dei praticanti svizzeri, dai neofiti fino a supre-professionisti.
In occasione del compleanno, l’inaugurazione risale al 1999, circa 15mila appassionati di cavalli sono accorsi presso le prestigiose strutture multifunzionali di Avenches per assistere ai molti eventi che sono rientrati nel palinsesto dei festeggiamenti.
Circa 500 equini – e quasi altrettanti cavalieri e amazzoni – hanno dato il benvenuto a famiglie, bambini, ragazzi e neofiti, rivelando loro tutta la magia del mondo dell’equitazione e dei cavalli. Ovviamente accesso gratuito per tutti, e grande curiosità per i numerosi spettacoli e appuntamenti sportivi: dalle corse ippiche al salto ostacoli e al dressage. Perfino le corse con le bighe hanno trovato spazio nella programmazione di Avenches: e del resto, se già appassionavano i romani…
«Grazie alla qualità delle sue infrastrutture e alle sue straordinarie dimensioni, ma anche ai suoi valori, l’Istituto di Avenches rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo sostenibile della cultura degli sport equestri», ha dichiarato il fondatore della scuderia Jean-Pierre Kratzer. «Le strutture sono ideali per l’allenamento e le competizioni, ma anche per il benessere dei cavalli», ha sottolineato il Consigliere federale Albert Rösti.
Insomma, la festa di Avenches, oltre a celebrare un unico per il territorio elevetico a vocazione equestre, ha funzionato molto bene anche come momento di promozione. Che quando si parla di equitazione e di cavalli alla fine non fa mai male!