Bologna, 14 maggio 2023 – In un angolino di montagne ai confini della Liguria, da anni c’è chi si prodiga per proteggere e tutelare una chiccca del territorio: un ‘pugno’ di cavalli che ne sono diventati simbolo di resilienza. E non senza difficoltà… Dopo le ultime vicende, forse complice un momento storico-sociale e conseguentemente anche politico che impone un nuovo sguardo verso la sostenibilità, anche le istituzioni hanno rivalutato le potenzialità di questo particolare branco.
È con grande piacere che ospitiamo il comunicato di I Cavalli Servaggi dell’Aveto Wild Horse Watching che, a differenza di tante altre volte, ci parla di buone notizie.
Finalmente, dopo anni di intenso lavoro con l’obiettivo di fare comprendere il valore che i cavalli selvaggi dell’Aveto hanno per l’economia locale e la conservazione degli habitat, Regione Liguria e il presidente Toti dimostrano di avere accolto il nostro invito a farli diventare uno dei simboli della nostra regione.
La notizia arriva dai social del Presidente Toti, proprio nel momento in cui l’attività di horsewatching sta crescendo di più: da quest’anno infatti lo staff delle guide si arricchisce e quelle che sono state tre tesiste della dr.ssa Isola sono adesso anche guide ambientali escursioniste che hanno da poco concluso l’iter formativo per ottenere la qualifica: Chiara Galli, già tesista dell’Università di Genova con una tesi triennale nel 2015 e una magistrale (2018) sull’impatto del pascolamento dei cavalli sulla flora delle torbiere; Giulia Mutinelli che si è laureata grazie al monitoraggio del 2016; Martina Piombo, laureatasi nel 2021 all’Università di Parma in Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali, con la prima indagine epidemiologica parassitaria in cavalli selvaggi fatta in Italia.
A loro si aggiunge, e siamo molto contenti di questo, la collaborazione con una neo- guida residente proprio nelle Valli.
Fare le guide di horsewatching richiede una preparazione molto approfondita e una conoscenza dell’etologia e dell’ecologia di questi animali difficile da trovare in guide che non abbiano avuto un’esperienza di ricerca sul campo. Esperienza che cresce ancora grazie alla collaborazione con il DISTAV (Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita) con cui presto inizieremo una nuova tesi di laurea.
Per accompagnare persone alla scoperta dei selvaggi, una guida deve conoscere molto bene il significato di sostenibilità nel turismo e come comportarsi nell’osservare i cavalli.
Fare turismo sostenibile significa portare piccoli gruppi, rispettare l’ambiente e la popolazione locale dando il minimo impatto e valorizzare le attività locali. Per esempio, noi abbiamo un accordo con le “Strutture Amiche dei Cavalli Selvaggi”, strutture ricettive delle Valli che aderiscono alla nostra visione e dove gli horsewatchers provenienti da ogni parte d’Italia alloggiano. Inoltre, collaboriamo per i pranzi e i pocket Lunch con gli esercenti di Borzonasca.
Nuove guide potranno essere una risorsa, ma è necessario rispettare il benessere degli animali e delle popolazioni rurali, per questo il progetto “I Cavalli Selvaggi dell’Aveto – Wild Horsewatching ®” si rende disponibile fin da subito per trasferire il proprio know how maturato in anni di studi ed esperienza sul campo.
La regione Liguria ha iniziato a muovere i primi passi verso la tutela della popolazione dei cavalli dell’Aveto nel 2016 con la proposta di legge di istituire il “Santuario dei Cavalli Selvaggi dell’Aveto” e riconoscere dello status Rewild, e poi continuato nel 2020 con l’approvazione dell’ordine del giorno da parte del Consiglio Regionale della Liguria in merito al riconoscimento di popolazione Rewild protetta, anche se ad oggi non ancora concretizzate.
Confidiamo dunque che si possa continuare con l’approccio che abbiamo portato avanti finora ad un turismo sostenibile nel rispetto dell’ambiente delle comunità locali.