Prato, 25 agosto 2021 – La prolungata siccità mette a rischio la sopravvivenza degli animali in Calvana e domenica su richiesta del Comune di Vaiano, la sezione di Prato dell’associazione nazionale autieri d’Italia ha effettuato un rifornimento di acqua potabile all’abbeveratoio sul Monte Maggiore.
«Questo rifornimento – spiega Tommaso Marini, presidente dell’Anai di Prato – lo facciamo da diversi anni quando non piove perché gli animali della Calvana, compresi i cavalli selvatici, non scendono nelle zone basse dove potrebbero trovare qualche sorgente o dei ruscelli. Utilizziamo il nostro camion ex militare Fiat CP70 (4X4) capace di trasportare 7.500 litri di acqua sia potabile che per funzioni di supporto alle squadre antincendio».
«L’operazione è stata attivata dalla Protezione civile regionale con il coinvolgimento del Comune di Vaiano, dei volontari dell’Associazione nazionale autieri e dell’Associazione salvaguardia e sviluppo della Calvana – spiega il vicesindaco di Vaiano Marco Marchi che con il sindaco Bosi ha partecipato all’originale «rifornimento» – e non escludo che il protrarsi della mancanza di pioggia richieda nuovi approvvigionamenti di acqua. L’autobotte ha fatto scorta di acqua nella zona industriale di Vaiano e ha scaricato circa ottomila litri di acqua nel grande abbeveratoio in località Lavacchio. Nelle scorse settimane i volontari con il Comune, con mezzi più piccoli, avevano portato acqua all’abbeveratoio del Passo della Croce».
L’Anai di Prato conta circa 15 volontari e ogni estate è presente con un gruppo per fronteggiare queste emergenze ma anche eventuali richieste di allevatori: «Tre anni fa ad esempio – prosegue Marini – abbiamo portato l’acqua ad un allevatore della Calvana perché le sue scorte erano finite. Se ci sono allevatori in difficoltà con l’acqua devono avvisare subito il Comune che ci commissiona il servizio».
La sezione autieri di Prato è operativa in Protezione Civile nel settore logistico, tecnico e per il trasporto di materiali.
I volontari possono occuparsi, ad esempio, del montaggio tende e prefabbricati, della gestione di cucine da 250 a 500 persone, del trasporto e movimentazione carichi pesanti e per il trasporto di materiali si va dall’acqua ai sacchi di sabbia, gruppi elettrogeni, transenne, segnaletica stradale e tutto il necessario per le manifestazioni all’aperto.
In questi giorni abbastanza tranquilli i volontari si dedicano alla manutenzione della sede.
Agenzia da M. Serena Quercioli
Qui la pagina Facebook dell’Associazione salvaguardia e sviluppo della Calvana