Caserta, 25 marzo 2024 – Che non si debbano calpestare la aiuole va bene, è uno dei criteri minimi della civiltà cittadina.
Ma proibire il pascolo ai cavalli (e alle vacche, alle capre, alle pecore no?…) in tutto il Matese per la salvaguardia di alcune specie floreali in aree specifiche forse è un po’ troppo.
A sollevare il problema la consigliera regionale della Lega Antonella Piccerillo, che interviene sul veto della Regione Campania al pascolo dei cavalli .
Piccerillo si schiera a favore degli allevatori e “In mancanza di una celere risposta, porterò la questione in Commissione Aree Interne”.
Gli allevatori (e i cavalli) penalizzati sono quelli dell’Alto Casertano, a cui sono stati negati i diritti di pascolo per tutti gli equidi del Matese.
Lo ha stabilito una delibera di giunta della Regione Campania del 2017 emanata per la salvaguardia di alcune specie floreali site in aree specifiche che rischia di compromettere anche questa stagione. In ossequio al veto, gli habitat nei quali il pascolo dei cavalli sarebbe ‘pericoloso’ non è ancora stato definito dagli uffici regionali, lasciando dunque solamente il divieto dell’attività pascoliva con alcun approfondimento. A favore degli allevatori campani e degli operatori turistici si è schierato la consigliera regionale della Lega e componente della Commissione Aree Interne, Antonella Piccerillo, depositando un’interrogazione destinata agli uffici di Santa Lucia.
“Il Matese è una delle perle del territorio casertano proprio per le sue immense distese di verde e di pregio naturalistico, meta turistica dove migliaia di visitatori accorrono per fare passeggiate o escursioni green, laddove i cavalli sono gli animali più idonei a queste attività. Tali eccellenze rischiano ora di essere distrutte dalla Regione Campania, annientando anche la forza motrice di intere micro aree, quale l’economia, senza convocare dapprima un tavolo tecnico per confrontarsi con chi vive e lavora in quelle comunità” ha dichiarato l’esponente della minoranza nell’Assemblea regionale.
“Trovo inaccettabile attuare decisioni così importanti basate su dati generali o addirittura astratti”, continua Piccerillo.
“In altre Regioni, ad esempio la Lombardia, non viene mai menzionata la dannosità del cavallo, anzi emerge che gli equidi attuano un’importante funzione per il mantenimento di tali territori. Spero che la Giunta valuti la possibilità di apportare una modifica al relativo Decreto in tempi rapidi, se ciò non dovesse avvenire a stretto giro, porterò la questione all’attenzione della Commissione Aree interne per non lasciare andare in malora eccellenze che meritano di essere valorizzate e non declassate”.
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