Questa è la storia di Caramelo, così è stato chiamato il cavallo sul tetto, e non è uno scherzo.
Rio Grande do Sol, siamo nel sud del Brasile. Stretto tra l’Oceano Atlantico, Uruguay e Argentina, questo è lo Stato brasiliano dove la popolazione è quasi completamente di etnia europea: italiani e tedeschi.
Qui, la scorsa settimana sono iniziate a cadere le prime gocce di pioggia che sono diventate devastazione in breve tempo. Una valanga di acqua e fango ha travolto tutta la Regione, spazzando centri abitati, case, macchine, tutto quello che trovava sulla sua trada. Persone e animali sono stati portati via dalla furia dell’acqua che ha ingoiato vite e famiglie intere.
Sono 113 i morti e 146 le persone disperse, migliaia e migliaia gli animali morti e dispersi, tra cui tanti cavalli che in questa Regione sono molto diffusi e utilizzati nella vita quotidiana, oltre che per il lavoro e lo sport.
Un’acqua nera, o forse sarebbe più corretto definirla Dolcenera, che silenziosamente è arrivata e senza aspettare ha trascinato via tutto con sé, ma non Caramelo.
Nessuno sa come abbia fatto, ma Caramelo, un cavallo sauro di 7 anni che prima di essere portato via dall’acqua tirava un carretto, è riuscito a salire sul tetto di un capannone industriale. Sotto al tumulto del cielo ha trovato il suo tetto.
Due giorni fa è apparsa la prima immagine di Caramelo sul tetto, catturata dalle telecamere di un elicottero di reportage di cronaca. Nel centro della devastazione, tra le correnti di acqua che portano via, un cavallo sta silenziosamente e placidamente in equilibrio sul tetto in amianto, tra l’altro particolarmente scivolo sotto le incessanti piogge.
Le immagini della voglia di vivere di Caramelo hanno fatto il giro del mondo. E’ diventato il simbolo della resilienza della popolazione brasiliana davanti alla morte e alla distruzione dell’alluvione. Da ogni parte del mondo sono arrivati appelli perché il cavallo venisse salvato, dopotutto la sua situazione era decisamente provvisoria e non sarebbe potuta durare ancora a lungo. L’acqua si stava alzando sempre di più e non mangiava, beveva o dormiva da almeno 3 giorni.
Ebbene, dopo diverse ore di lavoro e alcuni team di soccorritori sono riusciti con 8 imbarcazioni a salvarlo. Durante tutte le operazioni Caramelo non si è mai mostrato spaventato o non collaborativo, anzi. E’ stato sedato per sua sicurezza ma probabilmente avrebbe collaborato molto volentieri senza sedazioni.
“Caramelo, il Brasile ti ama!!! Mio Dio, che felicità”, è con queste parole che l’influencer Felipe Neto ha annunciato il salvataggio.
Anche la moglie del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, Janja, ha pubblicato un video in cui condivide la bella notizie e il governatore del Rio Grande do Sul, Eduardo Leite, ha celebrato il salvataggio con queste parole: “Tutte le vite contano, noi resistiamo!”
Caramelo non è un cavallo di valore, non è un cavallo sportivo e non è un cavallo che avrebbe potuto portare grandi soddisfazioni o ricchezze al suo padrone, ma ha dimostrato al mondo che la più grande vittoria è l’amore per la vita che ci unisce tutti, uomini o cavalli.
E così, nel mezzo di un’acqua così nera di morte e devastazione, la storia di Caramelo ci ha insegnato che l’amore per la vita propria e l’amore per il prossimo non conoscono confini, neanche di specie.