Bologna, 29 novembre 2023 – Sono noti a tutti come ‘arrusti e mangia’ e popolano la centralissima via Plebiscito di Catania. Si tratta di ‘bracerie’ tradizionali siciliane che, direttamente in strada grigliano carne, pronta a essere consumata dai sempre numerosissimi avventori.
Carne di cavallo nella maggior parte dei casi, come vuole la tradizione alimentare di molte parti d’Italia, dalla Sicilia al Veneto.
Però… C’è sempre un però. E quello di questa volta ce lo spiega bene un intervento del nucleo dei Nas del capoluogo etneo che insieme alla polizia veterinaria ha messo a segno un bliz piuttosto significativo. E non è il primo…
Durante un controllo, in una delle cinque ‘brasserie’ ispezionate di cui non è stato reso noto il nome, sono stati rinvenuti ben 400 chili di carne equina non tracciabile e in condizioni di conservazione giudicate addirittura pericolose per la salute. Inidonea a una somministrazione alimentare, la carne è stata immediatamente distrutta.
Per dovere di cronaca, va specificato che anche in altri locali sono stati rinvenuti alimenti privi di tracciabilità, carne bovina e pesce, e ad altri locali è stato contestato l’uso di suolo pubblico non autorizzato. Ma soprattutto quest’ultimo reato, se paragonato a 400 chili di carne di cavallo di provenienza ignota e avariata, fa semplicemente sorridere… In ogni caso, le forze dell’ordine hanno comminato sanzioni, sospensioni di attività e pene pecuniaria a pioggia.