Bologna, 24 marzo 2021 – Il Ministero delle politiche agricole e l’Associazione Italiana Allevatori (AIA) hanno sottoscritto un’importante convenzione. A partire da quest’anno, i proprietari di equidi potranno chiedere alle Associazioni Regionale Allevatori (Ara) la registrazione sul passaporto della modifica dello status da DPA (destinato alla produzione di alimenti per il consumo umano) a NON DPA (non destinato alla produzione di alimenti per il consumo umano).
«Tale possibilità – spiega il Ministero – è stata introdotta al fine di consentire ai proprietari di registrare la modifica/regolarizzazione della destinazione finale sul passaporto senza dover trasmettere il documento alla sede del MiPAAF. Ottenendo pertanto la registrazione con immediatezza».
L’importo da versare alle ARA per il passaggio è di 34 euro.
Resta tuttavia ferma la facoltà per i proprietari di inviare direttamente al Ministero il passaporto con la richiesta di modifica a NON DPA, a fronte di un importo pari a 16 euro.
«In tal caso, i tempi di evasione della pratica e di riconsegna del passaporto saranno inevitabilmente più lunghi» evidenzia la circolare ministeriale.
Avvalendosi della convenzione, i proprietari potranno rivolgersi alle strutture periferiche dell’AIA consegnando:
- l’apposito modello MiPAAF, compilato in ogni sua parte e sottoscritto
- la fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità del dichiarante
- la quietanza del pagamento di 34 euro- con indicazione della causale e del nome del cavallo
- l’originale del passaporto
Per i Trottatori e Purosangue Inglese, il proprietario dovrà allegare anche la pagina estratta dal SIAN – Piattaforma operatori ippici – con riportata la proprietà del cavallo.
Ove la documentazione risulti regolare, l’incaricato dell’ARA provvederà a registrare sul passaporto la modifica a NON DPA e a restituire il passaporto al proprietario
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