Messina, 26 giugno 2020 – La recentissima cronaca ci aveva fatto scrivere, solo ieri, di una vergognosa corsa clandestina tenutasi a Messina domenica 21 giugno 2020.
E la domanda che ogni volta sorge spontanea di fronte a questi accadimenti è sempre la stessa: cosa fare per fermare questa vergogna?
Perché non è possibile che in una città civile ci sia chi sente il bisogno di strombazzare dietro un cavallo spaventato, non è sopportabile che i cittadini vengano costretti a chiudere tutti e due gli occhi di fronte a certe nefandezze e che le mafie possano contare serene su quest’altra fonte di introito che sono le scommesse sulle corse clandestine.
Ma cosa fare, come fermarli?
Alcune proposte concrete le ha fatte Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio zoomafia della Lega Anti Vivisezione.
“Per fronteggiare le corse clandestine da anni chiediamo l’adozione dei seguenti provvedimenti” spiega Troiano, che continua: “controlli anche di natura fiscale sulla compravendita dei cavalli “dismessi” dall’ippica ufficiale per prevenire il loro riutilizzo nelle corse clandestine; il divieto di circolazione su strada di mezzi trainati da animali; l’approvazione di una sanzione penale, sotto forma di delitto, per chi partecipa a qualsiasi titolo, anche in qualità di spettatore alle corse clandestine;
il divieto di possedere cavalli, scuderie o attività inerenti l’ippica per i pregiudicati per reati a danno di animali, scommesse clandestine, gioco d’azzardo, associazione per delinquere e reati di mafia, anche attraverso l’adozione di misure di polizia, personali e reali”.
“Occorre reagire con fermezza e denunciare gli organizzatori e i partecipanti a questo scempio criminale” continua il criminologo,”si è sfiorata la tragedia durante la corsa clandestina che si è svolta domenica scorsa a Messina, nella quale vi è stato un incidente. Nel video si vede un fantino (più precisamente guidatore, n.d.r.) che cade dal calesse rischiando di essere investito dagli scooter che seguono la corsa, mentre il cavallo continua a galoppare per finire poi contro un guardrail, cadendo violentemente sulla barriera, ribaltandosi. Proprio a Messina, nel Rione Giostra, abbiamo la presenza, acclarata anche in Cassazione, di un’organizzazione criminale di stampo mafioso dedita alla commissione di gravi delitti tra cui anche le corse clandestine. Corse che rappresentano la parte più popolare del controllo del territorio e del dominio sociale del sistema mafioso”.
Qui la fonte della notizia, da Jamma Tv