Bologna, 6 febbraio 2025 – La Polizia francesce ha recentemente reso noto che è stata sgominata, dopo quattro anni di indagini, una banda dedita al traffico illegale di cavalli dall’Ungheria alla Francia.
L’indagine risale al 2021, quando era stata rilevata una presenza ingente di cavalli importanti senza passare dai cavali legalmente riconosciuti presso un centro allevatoriale in Normandia.
Nel 2022, l’IFCE, l’Institut Français du Cheval et de l’équitation, aveva lanciato un allert al dipartimento nazionale di polizia veterinaria, informando l’ente che era probabile fosse in corso un traffico di cavalli dall’Ungheria alla Francia.
Alla fine dello stesso anno, a seguito di reiterati controlli, gli inquirenti avevano raccolto tutti i dati da trasmettere alla magistratura competente, ovvero quella di Evreux. Che a sua volta, a marzo del 2023 aveva passato le carte alla procura della corte della stessa città che aveva aperto ulteriori investigazioni formali con l’accusa di frode. L’ufficio investigativo di Rouen era stato, a questo punto, incaricato di questa fase delle indagini, congiuntamente all’ufficio contro gli attacchi ambientali e alla salute pubblica.
Un iter complesso
Ovviamente, a seguito del filone di indagini francesi è stata coinvolta anche la competenza internazionale tramite Europol e Eurojust che ha fatto da collante tra le autorità francesi e quelle ungheresi.
Secondo i risultati delle indagini, chi gestiva il centro allevatoriale in Normandia importava i cavalli dall’Ungheria con documenti falsi, grazie alla connivenza di un’azienda di trasporti. Una volta in Francia i cavalli venivano rivenduto con prezzi gonfiati, spesso a centri equestri locali, ma anche in tutto il paese. Si stima che l’attività illegale abbia fruttato circa 1 milione di euro all’importatore fraudolento.
Nell’informativa delle forze dell’ordine francesi si legge che ‘i cavalli venivano importati in Francia disattendendo qualsiasi norma igienico-sanitaria e quindi tale attività ha rappresentato una potenziale grave minaccia per la salute’.
Pari colpa è stata riconosciuta anche all’azienda che eseguiva i trasporti dei cavalli che non ha rispettato le normative e, oltre tutto, ha falsificato i documenti dei cavalli.
Sono stati individuati anche due persone che fungevano da procacciatori d’affari per piazzare i cavalli una volta in Francia.
Ovviamente, tutti gli ‘attori’ del traffico sono stati arrestati e oltre 400milia euro di proprietà sono state ‘congelate’ dalla Gendarmerie.
Il responsabile del centro allevatoriale in Normandia ha ammesso di aver importato, dal 2021 a oggi, circa 150-200 cavalli in maniera fraudolenta. Quasi tuti provenienti dall’Ungheria ma anche da Belgio, Spagna e Portogallo. Per le sentenze definitive, tutti gli indagati devono presentarsi davanti al giudice il prossimo 25 marzo.