Copenaghen – La polizia isola il sito dopo il crollo di un silo presso l’impianto di biogas Flemloese, vicino a Glamsbjerg.
Purtroppo almeno due persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite dopo il crollo di un silo nell’impianto.
L’incidente è avenuto il 26 novembre scorso, nelle immediate vicinanze dell’impianto i paddock di un allevamento o centro ippico, probabilmente tra i fornitori di materia prima dell’impianto.
Nelle foto dei quotidiani danesi si notano i cavalli molto incuriositi dal traffico di mezzi e persone.
Tutti i dipendenti interessati lavoravano per un subappaltatore belga di un’azienda tedesca, secondo un comunicato stampa di Flamloese Biogas.
Qui da Materia Rinnovabile una chiara disamina della materia ‘biogas’, uno di quegli argomenti che divide spesso l’opinione pubblica in merito all’opportunità di ospitare un impianto: al di là delle fake news, sgombrando la discussione dalle speciosità in stile ‘Not In My Backyard’.
“Molti cittadini oggi non si fidano della PA, non parlo solo di Stato. Qual è il tema, allora? L’ho fatto, quindi sono sicuro che si può fare: parlo dell’Osservatorio dei cittadini. In sostanza, l’opera in discussione va sottoposta in tutto il suo percorso a un comitato stabilito secondo regole ovviamente regionali. A livello nazionale firmammo la Carta di Carditello. In modo che i comitati, o le associazioni riconosciute sul territorio con una propria rappresentanza, possano conoscere tutti gli atti e seguirli in perfetta trasparenza. Sia per quanto riguarda l’esecuzione dell’opera che della sua gestione. Questo contribuisce alla pace sociale. Si abbassa il livello di tensione, assicurando allo stesso tempo che l’opera sia portata a termine e possa funzionare.””, Sergio Costa, vicepresidente della Camera dei Deputati.