Presidente Di Paola, il Ministero per le politiche agricole ha dato il semaforo verde alle gare di ippica. E l’equitazione perchè sarebbe diversa?
«La ritengo un’ottima notizia non solo per l’ippica ma anche per gli sport equestri perchè sicuramente segna un ritorno alle attività di gara anche se per adesso con la sfortuna delle porte chiuse».
Però…
«Nell’ambito della buona notizia bisogna chiarire che il Mipaaf ha competenza specifica sulle corse dell’ippica e sulle manifestazioni di sport equestre condivise con la nostra Federazione. Che quindi potranno ripartire seguendo le indicazioni fornite dal Ministero in accordo con il Ministero della salute ed a seguito dei protocolli attuativi emanati dalla nostra Federazione. Per le altre manifestazioni sportive in calendario (circa il 75% ndr) dobbiamo valutare con i nostri legali e le autorità competenti se possano anch’esse rientrare all’interno di questa fattispecie».
Insomma, diciamo che si lotterà per evitare figli e figliastri…
«In modo concreto direi per avere regole uguali per tutti».
In cosa ci sarebbe infatti differenza tra le due attività?
«Nessuna… nemmeno per il pubblico visto che ci saranno le porte chiuse»
Allora, diciamo che è un punto di partenza per alzare una barricata…
«E’ una porta aperta, certamente, dobbiamo valutare se questa iniziativa del Mipaaf che sicuramente ci coinvolge per il circuito condiviso possa essere estesa anche alle restanti manifestazioni federali».
Quando si deciderà: il mondo sta accelerando, i contagi calano, si torna ad avere fiducia…
«Quando avremo occasione di poter leggere il provvedimento assunto dal Mipaaf e dal Ministero della salute»
Oggi…
«Spero»
E una volta letto?
«Vogliamo capire se attraverso questo decreto del Mipaaf ci possa essere possibilità di coinvolgere anche le altre manifestazioni federali. In alternativa dobbiamo attendere le indicazioni governative che prevedono una riapertura intorno a metà giugno».
Dove si immagina di essere domenica 31 maggio?
«Al mare»
Non faccia finta di non avere capito…
<Abbiamo già delle gare federali programmate per tutto il secondo semestre di giugno e quelle sono salve. Dobbiamo aprire i calendari per il secondo semestre, cosa che faremo a breve. Le prime gare del circuito ippico sono nel week-end del 14 giugno però c’è da aggiungere anche che ci sono gare di avvicinamento che sono addestramenti, se potessimo trovare modo di anticipare la partenza… »
Per sdoganare diciamo gli addestramenti o tirocini, via, per poter dire che sono gare…
«Aiuterebbe tutti poterci organizzare nel pieno rispetto della salute e prepararci al meglio alle gare in calendario».
Le rifaccio la domanda allora: il 31 maggio se si tornasse a gareggiare….
«E’ una data molto ambiziosa, però fattibile».
Adesso dica la verità: la famosa domenica 25 aprile in cui nella nostra diretta Instagram è stato super prudente attirando su di sè molte critiche e non ha attaccato il Ministero, lei sapeva già che il giorno dopo si sarebbe trovata una soluzione…
«Cerco di fare gli interessi del mio movimento. Anche se poi abbiamo accreditato 2.100 atleti con quel provvedimento, non certo i numeri che ho letto».
Il calendario internazionale del secondo semestre come cambia?
«Questo sposta il problema sulle frontiere e sull’omogenieità di ripresa: sicuramente abbiamo perso il circuito ufficiale divisione Fei, le Coppe delle Nazioni Fei all’aperto e contiamo di recuperare quello indoor di Coppa del mondo. Ci auguriamo che ad agosto e settembre ci siano dei comitati esteri che ripropongano eventi in calendario di importanza stellare, i 5 stelle»
Prima di Oslo?
«Me lo auguro: che qualche internazionale 5 stelle si possa realizzare, più probabilmente però sarà qualche 3-4 stelle. Se tutti manteniamo un atteggiamento responsabile e serio nei confronti delle misure stiamo avvicinandoci al galoppo verso una normalizzazione».
Cambiamo argomento: quanti centri ippici hanno ricevuto il vostro sostegno economico?
«Il contributo complessivo di oltre 500 mila euro in parte è stato restituito agli organizzatori che hanno cancellato le gare, e girato ai comitati regionali per la parte più importante per effettuare un rapido e urgente intervento di sostegno ai circoli in maggiore difficotà».
Quanti circoli ne hanno beneficiato?
«Circa la metà, 900».
Torniamo al nostro argomento: oggi chi chiama?
«L’avvocato»
E poi?
«Valuteremo se questa chance possa essere utilizzata per le altre manifestazioni sul calendario federale: a quel punto dobbiamo fare una riflessione con i nostri legali e con i ministeri».