Bologna, 31 ottobre 2021 – Lo scorso febbraio si concludeva un’indagine, originata da alcuni casi di doping, coordinata dalla procura della Repubblica di Torino.
I carabinieri del Nas davano esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di una scuderia del Pinerolese, di 60 cavalli. L’accusa era di aver somministrato sostanze dopanti ad alcuni cavalli iscritti a un concorso di salto ostacoli riconosciuto dalla Fise.
L’inchiesta era partita a seguito di alcuni prelievi eseguiti dai militari del Nas di Torino durante un concorso su quattro cavalli riconducibili alla stessa scuderia di Pinerolo. Tutti vincenti nelle rispettive categorie
Le analisi di laboratorio sui campioni prelevati avrebbero evidenziato la presenza di antinfiammatori, sedativi, antiipertensivi, diuretici. Tutte sostanze somministrate ai cavalli in assenza di prescrizioni da parte di medici abilitati, in assenza di patologie dichiarate ed esigenze terapeutiche, come previsto dalle disposizioni Fise e Fei.
I titolari del maneggio sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali, esercizio abusivo della professione medica e frode in competizioni sportive (doping).
All’udienza preliminare del 27 ottobre, il giudice ha accettato la costituizione della Fise quale parte lesa. Rigettate invece le costituzioni delle associazioni animaliste presenti.
Tra queste Horse Angels, per la quale Roberta Ravello ha rilasciato un commento. «Valuteremo, di qui ad un anno, l’opportunità di superamento dell’eccezione presentata dal magistrato, che ha comunque permesso al nostro avvocato di stare in aula e seguire l’udienza preliminare. Con l’occasione, ringraziamo l’Avv. Chiara Luciani del Foro di Torino per averci portato in aula oggi».