Bologna, 10 febbraio 2024 – Viviamo in tempi davvero bizzarri. In realtà, siamo un paese bizzarro… E se le più o meno fantasiose vendite della Fontana di Trevi o del Colosseo ci fanno sorridere, proviamo a rimanere seri di fronte alla notizia della ‘scoperta’ di un ippodromo clandestino.
Sì, un ippodromo. Non la solita corsa su una strada che è già lì. Bensì un ippodromo, con la pista, le gabbie, un programma di corse pubblicizzato sui social e quote per le scommesse. Il tutto rigorosamente abusivo. Un impianto che sicuramente non è ‘nato’ nottetempo ma vanta un’attività da far invidia a molti ippodromi ‘regolari’. Dell’ippodromo segreto di Triscina, c’è chi dice che sia in attività dal 2016 e chi da ‘soli’ tre mesi, con buona pace del pubblico che l’ha frequentato senza farsi domande. E di tutti coloro che sicuramente sapevano e non sono mai intervenuti. Nonostante i video che circolavano in internet e l’affluenza di cavalli da tutta la Sicilia, neppure il sindaco si è mai accorto di nulla.
Alla location non mancava proprio nulla. All’ippodromo di Triscina, Comune di Castelvetrano, in provincia di Trapani, la pista era stata allestita tra gli ulivi, su un terreno appositamente preparato. Anche il ‘comitato organizzatore’ pare vantasse delle buone capacità. Le iscrizioni alle corse avvenivano online e il programma delle riunioni, almeno una ogni 15 giorni, era sempre ben congeniato. Quanto al passaggio di denaro, lasciamo alla libera fantasia di ciascuno.
Fermo restando che sul caso di Triscina ci sarebbero indagini in corso e a noi piace essere garantisti, sono comunque in molti a ritenere che un buon sistema per sottrarre il business delle corse clandestine alla criminalità organizzata potrebbe essere quello di dare loro una struttura e magari, regolandole, agire anche come organo di controllo per la tutela degli animali. Ma da lì ad avere addirittura un ippodromo di cui nessuno si è mai accorto…
E mentre l’ippodromo di Triscina – che per i proprietari del fondo sarebbe solo un club privato di persone che amano i cavalli – viene illuminato dai riflettori dei media grazie anche alle diverse denunce di associazioni di tutela per i cavalli come Horse Angels o IHP, il questore della provincia di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, ha emesso 27 provvedimenti di avviso orale nei confronti dei responsabili della corsa clandestina effettuata lo scorso 20 ottobre, a Niscemi.
L’entitàdel problema è enorme. Triscina e Pinuccia Albertina Agnello sono solo due gocce nello stesso mare. Ma quale che sarà l’esito della giustizia, da qualche parte si dovrà pur iniziare a fare sul serio.