Bologna, 9 marzo 2021 – “In Italia, sono stati notificati sul SIMAN 4 focolai: 1 in provincia di Trento, 2 in provincia di Milano ed 1 in provincia di Cremona. L’infezione interessa solo gli equidi e non è trasmissibile all’uomo”.
Parole che pesano come macigni e che sono apparse su L’informazione veterinaria online. Parole che, senza bisogno che si inneschi il panico, dicono chiaramente che dobbiamo concentrare tutte le nostre forze e attenzioni per proteggere la salute dei nostri cavalli.
“Stando ai dati attuali, la capacità di diffusione e la patogenicità dell’EHV-1 responsabile dei focolai in atto sono superiori a quanto di solito osservato”. Questo è ciò che riporta un comunicato stampa delll’IZS di Lazio e Toscana, dove ha sede il CERME (Centro di Referenza per le Malattie Equine).
E se ancora ce ne fosse bisogno è un invito a non sottovalutare la situazione.
Il vaccino
Come spiegava il dottor Centinaio in una diretta di Cavallo Magazinie venerdì 5 marzo, il nostro primo piano di difesa è l’igiene. Il tutto ovviamente in attesa di poter fare il vaccino che, come spesso accade quando la richiesta di mercato si impenna repentinamente, potrebbe essere difficile da reperire nell’immediatezza.
Contrariamente a quanto è successo per l’uomo con il Covid, l’Ehvi-1 e Ehvi-4 (queste le due versioni principali dell’Herpes Virus) sono infezioni che esistono da tanto tempo. Sono quindi state studiate nel corso degli anni e con loro anche i vaccini che si somministrano.
«Occhio ai fake» ha raccomandato il dottor Centinaio, spiegando chiaramente che affidarsi al reperimento di vaccini di provenienza ‘varia’ non è propriamente una buona idea. Né offre garanzie sulla qualità di detti vaccini.
Intanto dalla Spagna arriva la tristissima notizia che la conta dei cavalli che non ce l’hanno fatto è salita a nove. Cinque tra i contagiati a Valencia, due a Barcellona e due in Germania. Tra i quattro morti tra la città Catalano e la Germania, due erano stati a Valencia nei giorni in cui ha iniziato a girare il virus. Secondo gli spagnoli, il virus sarebbe arrivato a Valencia al seguito di un ignaro portatore proveniente dal Belgio.
Sarebbe invece privo di collegamento con l’Europa il caso sospetto individuato in Qatar