Bologna, 4 marzo 2021 – L’epidemia di Ehv-1 estende il proprio nefasto raggio d’azione. Dopo l’allarme in Europa, gli Stati Uniti diramano la notizia della loro prima segnalazione.
Si tratta di un caso registrato a Ocala, in Florida. Secondo quanto riportato in un comunicato di Usef – la federazione americana – il caso di Ocala è acclaratamente di Ehv-1. Ma non ha nulla di riconducibile al ceppo di Valencia.
Il cavallo infatti non ha viaggiato né avuto alcun contatto con cavalli provenienti dall’Europa. E non era a concorso al momento dell’insorgenza dei sintomi.
Usef, il Dipartimento dell’agricoltura della Florida e le autorità dello Stato stanno lavorando per tracciare e identificare quale possa essere il canale di contagio. Il cavallo positivo è in isolamento in una clinica veterinaria. Quelli che potrebbero essere entrati in contatto con lui sono sotto stretta quarantena.
Tra le altre cose, Usef ha sottolineato quanto sia importante limitare al massimo gli spostamenti dei cavalli nei prossimi giorni. Almeno fino a quando sarà possibile disegnare una più chiara mappa del virus, soprattutto in Florida.
I veterinari di Usef hanno inoltre sollecitato l’uso massiccio dei vaccini. Seppur non garantendo la copertura della forma neurologica dell’Ehv-1, ne possono attenuare in maniera significativa i sintomi, favorendo un decorso positivo della malattia.
Un portavoce del dipartimento veterinario della federazione degli Stati Uniti spiega: «I primi fondamentali trenta minuti dopo che si individua un potenziale infetto determinano l’estensione e la portata della trasmissione».
Ocala è nota per essere la sede di numerosi concorsi internazionali di alto livello. Per fortuna non nel corso di questi due ultimi fine settimana. Invece sempre in Florida, a Wellington, è in pieno svolgimento il Winter Equestrian Festival al quale stanno partecipando migliaia di cavalli.