Belluno, 4 dicembre 2021 – Tra cavalli e asini erano una decina: una bella famigliola, di quelle che piacciono a noi.
Ma gli equini, che da qualche tempo vagavano nella zona di Arsié, erano ormai diventati un pericolo per sé e per gli altri.
Liberi di andare dove volevano, finivano spesso in giardini e terreni privati.
E circolavano ‘regolarmente’ lungo le strade, causando pericolo per i mezzi in transito.
Il Sindaco Stapazzon ha quindi emesso un’ordinanza che ha permesso ai Carabinieri Forestali della Stazione di Fonzaso di intervenire.
I militi hanno quindi sequestrato cavalli e asini e li hanno messi in sicurezza, affidati alla custodia del Sindaco.
Individuato il proprietario, uno svizzero che abita in zona.
A lui sono state contestate violazioni amministrative di omessa custodia e malgoverno di animali, oltre all’inottemperanza all’ordinanza del sindaco.
Perché va bene che la libertà è partecipazione, come diceva Gaber.
Ma come in tanti altri casi, finisce sempre dove cominciano la sicurezza e la libertà altrui: sì, anche per gli equini.
Da Wikipedia, voce Comune di Arsié: “Buona parte del territorio del comune è stato teatro della prima guerra mondiale in quanto localizzato nei pressi del vecchio confine di Stato: dopo la rotta di Caporetto, Arsiè si trovò in territorio di retrovie austriache fino alla fine del conflitto. Le truppe tedesche arrivarono assediando il Forte Tagliata della Scala, situato a metà delle scale di Primolano”.