Home | cronaca | Gamble of Love: appropriazione indebita, incauta custodia, rapimento o…?
Fermo, 5 gennaio 2024 – Un vero e proprio rapimento di una cavalla da ostacoli per la quale ci sono quattro indagati: la titolare di un maneggio di Fermo, un suo allievo, un giostraio di origini romane e sua moglie.
Un mistero ancora fitto per una vicenda dai contorni drammatici, con il sospetto che Gamble of Love abbia fatto una brutta fine e la sofferenza della proprietaria, la fermana di 23 anni Maria Pia Del Papa, una ragazza che tramite il suo avvocato, Stefano Mattii, ha presentato una denuncia per appropriazione indebita in concorso alla Procura della Repubblica.
La ragazza vuole risposte su dove sia finita la sua Gamble of Love, con la quale ha condiviso anni e anni di vita, ma al momento la cavalla è come scomparsa nel nulla.
Di lei resta solo una foto con le figlie di uno degli indagati che, però, nega l’evidenza sostenendo di non essere mai venuto in possesso del cavallo.
A raccontare cosa è accaduto è la proprietaria dell’animale: “Fin da bambina, ho praticato equitazione presso un maneggio di Fermo, raggiungendo negli anni un ottimo livello agonistico grazie alla mia adorata cavalla Gamble of Love, regalatami dai miei genitori. Cinque anni fa, mi sono trasferita in Danimarca per motivi di studio e ho affidato la cavalla alla mia fidatissima istruttrice e titolare del maneggio. Con un contratto scritto di comodato la autorizzavo ad utilizzare Gamble of Love per la sua scuola, con la possibilità di visitarla ogni volta che tornavo dall’estero”.
Nel settembre 2022, quando Del Papa chiede notizie della sua cavalla, scopre che l’istruttrice, senza interpellarla, si è accordata con un giostraio di origini romane che la voleva per le sue figlie.
“Praticamente Gamble of Love è stata trasportata via dal maneggio senza un mio consenso, e mi è stata inviata persino una foto di lei con le bambine per convincermi che stesse bene, ma allo stesso tempo per farmi capire che doveva fare attenzione se tenevo alla vita della mia cavalla. Quando ho chiesto di riaverla indietro con formale richiesta di restituzione in esecuzione del comodato, in quanto proprietaria, non mi è stata restituita. Il peggio è stato quando ci siamo recati sul luogo indicato dalla movimentazione del servizio veterinario dell’Asl e non abbiamo visto la cavalla. Sia la titolare dell’azienda che il compagno, hanno dichiarato ai carabinieri di non sapere nulla riguardo Gamble of Love, ma noi avevamo la foto con le figlie della coppia”.
Nel gennaio 2023, Del Papa presenta una querela con istanza di sequestro presso la Procura di Fermo e nel frattempo lei e la mamma iniziano una disperata ricerca: “L’abbiamo cercata dappertutto senza fermarci un giorno, passando notti insonni. Purtroppo, ho scoperto in questi mesi che ci sono moltissimi altri ex proprietari di animali con storie simili alla mia, vittime dei cosiddetti ‘spazzini di cavalli’. Dalle innumerevoli testimonianze raccolte dall’ Odv Horse Angels, purtroppo questi episodi di ‘smarrimento/furto’, vengono solitamente archiviati dalla giustizia italiana come ‘affido incauto’, anche quando è chiara la fine che hanno fatto i cavalli”.
Ma che fine ha fatto Gamble of Love, questa cavalla che sembra essersi volatilizzata?
La palla passa agli inquirenti che ci si augura possano dare risposte a questo fitto mistero e non si limitino alla semplice archiviazione come ‘affido incauto’.
“Purtroppo casi come quello delle cavalla Gamble of Love sono diventati un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio”.
A parlare è Elisabetta Giovannetti, guardia zoofila e proprietaria di un centro di recupero equini a Marina di Altidona.
Giovannetti è in possesso di dati inquietanti sulle sparizioni dei cavalli: “Nel 2023, sono stati segnalati 634 casi di cavalli oggetto di furto o smarrimento – 163 in più rispetto il 2022- di cui 9 nelle Marche. Molto spesso si tratta di cavalli anziani, prelevati da persone spesso in accordo con istruttori, maniscalchi o veterinari che promettono ai proprietari di portarli in posti idilliaci o in agriturismi, per tenerli come animali da compagnia o usarli per l’ippoterapia. Tuttavia, una volta caricati nei van, cavalli e tali persone spariscono. Quando i proprietari cercano di ritrovare gli animali, scoprono di essere stati truffati. La parte peggiore e più dolorosa è scoprire che i cavalli finiscono spesso sulle strade utilizzati per corse clandestine o macellati per produzione alimenti per consumo umano, anche quando non sono legalmente macellabili, in quanto hanno assunto medicinali altamente dannosi per l’uomo”.
Giovannetti spiega poi come evitare di essere raggirati e dà alcuni consigli ai proprietari di cavalli per evitare in imbattersi in certe situazioni: “E’ molto importante che i proprietari diffidino di chi si presenta immediatamente pronto a prendere in carico un cavallo gratuitamente, poiché spesso sono proprio queste le persone coinvolte. Informatevi bene ed effettuate tutti i controlli necessari prima di affidare il vostro cavallo”.
Infine l’appello alla giustizia italiana: “Mi auguro che riconosca presto questo fenomeno come atto criminale, configurando reati come maltrattamento e uccisione di animale, appropriazione indebita, frode alimentare e falso documentale, anziché archiviare questi casi in quanto ritenuti ‘affido incauto’, così che coloro che commettono tali reati siano puniti”.
Agenzia di Fabio Castori,