Il 5 maggio prossimo sarà l’80° anniversario del V-Day, che per convenzione segna la fine della seconda guerra mondiale.
Festeggiamenti e cerimonie sono previste in molti paesi europei per quel giorno. Anche se la resa dei tedeschi fu articolata in due tempi, in realtà.
Una prima resa è avvenuta a Reims, nel Nord-Est della Francia, il 7 maggio alle 2.45 di notte.
La seconda è stata firmata nella notte tra l’8 e il 9 maggio a Berlino. Infatti i Paesi dell’ex Unione sovietica (Russia in testa) hanno la celebre Parata della Vittoria il 9 maggio.
Ma poche ore di differenza non cambiano i fatti.
E’ un giorno di festa, che ha segnato la fine del conflitto più terribile della storia moderna, causato orrori disumani e decine di milioni di morti tra soldati e popolazioni civili.
E in Gran Bretagna, uno dei paesi che hanno formato la spina dorsale del fronte Alleato, la ricorrenza è molto sentita.
La stessa Regina Elisabetta II, che visse la guerra da giovanissima, ha sempre rimarcato in questa occasione tutta la gratitudine dovuta a chi combatté il nazifascismo.
Ma anche ora che sul trono siede suo figlio, Carlo III, l’attesa è trascorsa in preparativi minuziosi affinché le celebrazioni avvengano al meglio
Come avviene in questi giorni alle Royal Artillery Barracks Woolwich di Londra.
Dove le King’s Troop della Royal Horse Artillery si preparano in vista delle diverse attività cerimoniali.
L’unità di artiglieria ippotrainata (l’equivalente delle nostre Voloire) è uno dei reggimenti più antichi dell’esercito britannico e avrà un ruolo di primo piano il 5 maggio 2025.

I maniscalchi del reggimento (tra cui una donna) controllano tutte le ferrature. Si lucidano selle e finimenti e si fanno le prove per rendere ogni manovra precisa come il meccanismo di un orologio.
I cavalli sono allenati, governati e tolettati secondo i canoni delle grandi occasioni, brilleranno al sole come monete nuove. E rappresenteranno al meglio il loro Paese e il suo esercito, come sempre.
