È ufficiale: i vandali sono davvero trasversali… La cattiveria e la stupidità umane – due caratteristiche che spesso si accompagnano – non si fermano neppure di fronte alla beneficienza e non conoscono latitudine e longitudine. Perfino nella civilissima Gran Bretagna, dove la cultura equestre fa ed è parte della storia c’è chi ha pensato di compiere atti vandalici contro una charity che si occupa di cavalli.
Il triste fatto di cronaca – triste perché indica la natura degli uomini – si è compiuto qualche giorno fa al The Next Chapter Horse Sanctuary, nel Leicestershire.
Alcuni individui per il momento non ancora identificati, hanno preso di mira la struttura che ospita cavalli maltrattati o malati che vengno accuditi con molta fatica e dedizione da un pugno di volenterosi.
Il gruppetto di intelligentoni ha rotto steccati, appiccato piccoli fuochi, distrutto cose qui e là e perfino scavato buchi nel terreno. Tutte cose molto pericolose se si pensa ai 36 cavalli che vivono nel centro. Alcuni dei quali sono stati ‘recuperati’ in un parchetto limitrofo dove normalmente giocano bambini e passeggiano cani.
Come riportano i volontari di The Next Chapter Horse Sanctuary, probabilmente si tratta di una ragazzata. Un atto di totale superficialità ad opera di un gruppo di ragazzetti (comunque vandali…) che già in passato ha ‘importunato’ gli ospiti della charity. Tutti cavalli molto difficili, che hanno subito gravi maltrattamenti e dai quali non si sa mai cosa ci si deve aspettare…


«Per noi e per i nostri volontari è stato un incubo. Recuperare dei cavalli così complicati non è affatto semplice. Chi ha liberato gli animali nel parco frequentato da bambini e cani non ha idea di che rischio abbia creato per la salute e l’incolumità, oltre che dei cavalli, delle persone… Qualche settimana fa hanno tolto parte della recinzione elettrica e si sono introdotti nel paddock dove riesiedono i nostri casi più difficili. Abbiamo parlato loro e ci avevano gentilmente promesso di non fare più atti simili. Pensavamo avessero capito… E invece sono tornati e hanno fatto il disastro».
A questo punto, visto che con la ragione e le spiegazioni non si è arrivati da nessuna parte, la quesione è passata nelle mani della polizia del Leicestershire che sta ora indagando con impegno per arrivare alle identificazioni certe di tutti i vandali.
Per ricostruire ora è partito un fundrising grazie al quale, in pochi giorni, sono già stata raccolte circa 4500 sterline.