Bologna, 12 gennaio 2024 – Si dice sempre che il mondo equestre è una grande famiglia. Bene, questo è uno di quei casi in cui sarebbe opportuno dimostrarlo.
A Carpiano, in una parte di Cascina Longora – casa Moyersoen tanto per capirci – fino a qualche tempo fa lavorava come insegnate di equitazione Gonçalo Oliveira. Nipote del celebre Nuno, uno dei padri della nostra migliore equitazione, il 51enne portoghese aveva da tempo scelto l’Italia come residenza, pur continuando a lavorare in tutta Europa.
Cresciuto in mezzo ai cavalli nella patria dei Lusitani, Gonçalo oltre a scegliere di trasmettere agli allievi la grande passione, l’empatia con gli animali e la raffinata tecnica del lavoro in piano – doti in larga parte personali e in parte ereditate dal celebre nonno – ha partecipato a più riprese a Apasionata, uno degli show più apprezzati in Europa. Esperto di monta classica, specializzato in dressage, le giornate di Gonçalo trascorrevano tra le lezioni a casa, quelle in svariati maneggi e le trasferte in Germania e Lussemburgo. Sempre per seguire i propri allievi.
Tutto regolare insomma. Fino a quando, il mese scorso, Gonçalo non si è sentito bene. All’inizio sembrava un acciacco di stagione… Convinto dagli amici a rivolgersi al medico (chissà perché tra la gente di cavalli si ha l’idea di non averne mai bisogno!), è stato immediatamente spedito in ospedale e, a distanza di poche ore, Gonçalo è stato intubato e messo in coma farmacologico.
Secondo quanto accertato dal personale medico in ospedale, Gonçalo ha contratto una gravissima infezione polmonare. Pare dovuta a un batterio e, contestualmente, al corona virus. Una sovrapposizione pressoché mortale.
Al momento, ci hanno spiegato, l’istruttore portoghese è uscito dal coma farmacologico indotto dai medici. Ma il suo stato di salute rimane assai precario e le sue condizioni richiedono una costante stretta osservazione. È bloccato a letto, temporaneamente inabile, sottoposto a dialisi e la riabilitazione che dovrà affrontare per riprendere la mobilità si preannuncia lunga.
Come aiutare
Per sostenere lo sfortunato istruttore, gli amici Jennifer Jane Porta e Antonio Capozza, hanno lanciato via web una raccolta fondi per aiutarlo a coprire le spese mediche, ma anche l’affitto e le bollette. «Gli si prospetta un lungo periodo di riabilitazione – spiegano Jenny e Antonio – nel quale non potrà lavorare, o potrà farlo solo in minima parte».
L’obiettivo è arrivare a 60mila euro, oltre 12mila dei quali sono già stati totalizzati. La raccolta è sulla piattaforma GoFundMe. CLICCA QUI per accedere alla pagina per le donazioni.
Come dicevamo all’inizio, si dice che il mondo equestre sia una grande famiglia… Per quanto possibile, è l’occasione per provare a dimostrarlo.