Bologna, venerdì 19 marzo 2021 – Il direttore del dipartimento veterinario della Fei, Goran Akerstroem, lo dice senza mezzi termini: “Il virus Ehv-1 è endemico in molti Paesi, ma l’epidemia in forma neurologica che stiamo vivendo attualmente è la peggiore da decenni a questa parte”.
Akerstroem ha sentito l’esigenza di inviare un messaggio lungo e articolato alla comunità internazionale del mondo dell’equitazione e dello sport equestre: lo ha fatto nelle ultime ore e la Fei ha provveduto a divulgarlo attraverso i suoi canali di comunicazione. Eccone di seguito il testo.
————
La recente epidemia in Europa della forma neurologica dell’Ehv-1 ha tragicamente determinato la morte di numerosi cavalli, mentre moltissimi sono tuttora in trattamento contro questo attacco virale molto aggressivo. Una morte è comunque una morte di troppo, quindi noi dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per fermare la diffusione di questo terribile virus.
Quando la Fei è stata informata per la prima volta il 20 febbraio di ciò che stava accadendo, abbiamo immediatamente cercato di ridurre al minimo la possibilità di trasmissione dell’Ehv-1 tracciando e bloccando tutti i cavalli che ne erano venuti a contatto, ma quando la diffusione geografica dell’epidemia è divenuta evidente abbiamo adottato misure più severe annullando tutti gli eventi internazionali di tutte le discipline in Europa per quattro settimane fino al 28 marzo.
Il 12 marzo il blocco degli eventi internazionali è stato esteso fino all’11 aprile e la Fei ha caldamente invitato tutte le federazioni nazionali a fare lo stesso circa la propria attività nazionale. Non sono state decisioni facili da prendere, e siamo estremamente grati per il sostegno che abbiamo ricevuto dalla comunità internazionale, soprattutto perché siamo molto ben consapevoli delle conseguenze che il prolungamento del blocco dell’attività potrà avere sullo sport, sui componenti la nostra comunità e sugli addetti ai lavori. La volontà da parte della comunità di accettare e addirittura gradire il prolungamento del lockdown è la migliore testimonianza possibile dell’attenzione e della dedizione che il nostro mondo rivolge alla sicurezza e al benessere dei nostri cavalli.
A oggi abbiamo bloccato quasi 4 mila cavalli nel database della Fei: ciò vuol dire che devono rimanere in isolamento e che un test PCR negativo dovrà essere esibito prima che possano riprendere la circolazione e l’attività agonistica.
Sebbene l’Ehv-1 sia endemico in molti Paesi, quella che stiamo vivendo è la peggiore epidemia in forma neurologica da decenni a questa parte. Tutti ci auguriamo di non vedere mai più un’epidemia come questa in futuro. Continueremo a monitorare l’andamento del virus tramite il gruppo di lavoro veterinario della Fei composto da specialisti mondiali dell’Ehv e dai veterinari della Fei. La comunicazione è fondamentale quando si deve fronteggiare un’epidemia, quindi terremo aggiornata la comunità internazionale di tutto ciò che emergerà dall’attività del gruppo di lavoro tramite relazioni settimanali e con le necessarie raccomandazioni pubblicate nella sezione apposita del sito internet della Fei, dove continuiamo a inserire tutte le più recenti notizie e informazioni.
E’ anche molto importante per tutti noi continuare a ricevere le corrette informazioni per poi assumere le decisioni migliori. Per questo abbiamo bisogno del sostegno di tutti voi. Informandoci della eventuale positività dei vostri cavalli al test dell’Ehv-1, così come pure del caso di cavalli ammalati, vi unirete a noi nello sforzo di garantire un sicuro ritorno all’attività agonistica il 12 aprile 2021. Per favore, inviateci queste informazioni, comprendendo anche i test PCR positivi all’indirizzo [email protected] Garantisco per voi e per i vostri cavalli l’assoluto anonimato.
Capiamo molto bene che l’attuale situazione sta creando molta incertezza e preoccupazione all’interno della nostra comunità. L’epidemia che stiamo vivendo è ancora un grande problema e tutti noi dobbiamo essere parte della soluzione. Ogni nostra singola azione può contribuire a ridurre la gravità e la durata dell’epidemia, rendendo quindi possibile un sicuro ritorno all’attività agonistica.
Ci sarà una completa e approfondita indagine circa ogni minimo aspetto di questa epidemia e del modo in cui l’avremo gestita, e metteremo in campo protocolli ancora più estesi per rendere possibile lo sport una volta che il virus sarà sotto controllo.
La risposta a questa crisi ha chiaramente dimostrato il vero spirito di squadra per il quale il mondo dell’equitazione è rinomato. Dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme per il bene e per la salute dei nostri cavalli