Bologna, 3 novembre 2020 – Questa volta niente bagarre alle Camere: Boris Johnson e i Labour hanno entrambi sostenuto la necessità del lockdown. Dal 5 novembre al 2 dicembre la Gran Bretagna si ferma e con lei anche tutte le attività sportive, comprese quelle equestri. Le linee guida dal governo britannito specificano chiaramente che scuderie e centri ippici devono rimanere chiusi.
Secondo il presidente esecutivo a interim della British Equestrian, Iain Graham, nonostante il fronte comune degli equestri, non pare possibile che lo sport possa al momento ‘rimanere aperto’. «Continueremo a studiare opzioni alternative alla chiusura dello sport, ma al momento, le probabilità di trovare un’altra soluzione sono davvero esigue» ha commentato Graham. «È previsto che sarà un lockdown breve e se tale resterà, vale la pena fermarsi tutti per una ripartenza più rapida» ha aggiunto.
E i cavalli?
Secondo quanto previsto, i cavalli potranno continuare a essere mossi nelle scuderie, ma solo per un’attività finalizzata al loro benessere quotidiano.
«Comprendiamo che questo sia un momento difficile – ha aggiunto il presidente BEF – ma chiediamo a tutti di assicurarsi che le linee guida siano rispettate, in modo da ripristinare tutte le attività al più presto».